Oggi, 15 marzo 2021, rinasce il mio sito “Libroinaria” nato nel 2008 ma per altri usi. A quei tempi lo feci per pubblicare tutte le foto e video degli eventi a cui partecipavo nei vari locali notturni della Campania. Facevo il fotografo ufficiale per una nota radio di Napoli che organizzava tutti i sabati questi eventi. Tale radio, aveva anche una grossa community cresciuta in breve tempo ed amministrata dal sottoscritto, che fu il fulcro anche tra gli ascoltatori e gli addetti ai lavori. Oltre le serate nelle discoteche, ebbi l’idea di organizzare altri eventi per i soli partecipanti alla suddetta community. Questi raduni erano documentati sempre da foto e video e caricati sul mio sito in modo da renderli fruibili da tutti i partecipanti e non. Successivamente le serate poi finirono la loro epoca ed, a sua volta, anche il mio impegno verso questi eventi. Così il sito è rimasto fermo per diversi anni fino a quando non mi sono deciso a provare a farne un altro in autonomia visto che, a suo tempo, fui aiutato da un caro amico decisamente più pratico. Al momento la versione vecchia del sito non è più disponibile, ma conto di aggiungerla in una pagina a parte giusto per ricordare un bel periodo in cui veniva molto seguito. Ora, essendo cambiato un pò tutto, per mantenere il dominio a me molto caro, ho deciso di trasformare tutto con argomenti che sono decisamente diversi e più in linea con i miei attuali e vecchi interessi. E’ fatto in maniera abbastanza grossolana ma, le mie attuali conoscenze in materia di siti, non mi hanno consentito di fare più di quanto possiate vedere oggi. Spero in seguito di migliorarlo e renderlo sempre più ricco di contenuti. Sarà pertanto una pagina sempre aperta ed in evoluzione. Questa sezione “blog” sarà aggiornata con cadenza giornaliera o quasi e tratterà gli argomenti su cui è imperniato ora ma, non mancheranno altre news di varia natura. Cosa importante è che un sito AMATORIALE che non raccoglie dati personali non essendoci possibilità di registrazioni, scrivere commenti ecc. E’ pura informazione didattica , di osservazione dei fenomeni indicati nelle varie sezioni e nulla di più. Per adesso grazie per l’attenzione e buona navigazione. Marco Libroinaria. P.S. SCORRERE LA PAGINA VERSO IL BASSO PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE NUOVE IN ORDINE CRONOLOGICO FINO AL 2022.

5 Novembre 2023. Finalmente dopo diverse settimane dove il caldo ha fatto da padrone con temperature ben oltre la media, dall’Atlantico si sono affacciate le prime perturbazioni che hanno apportato, in certi casi, un severo maltempo con piogge alluvionali in alcune regioni come la Lombardia con annessa esondazione del Seveso, in Liguria con forti mareggiate e, sopratutto, in Toscana dove si sono avuti numerosi allagamenti con danni, persone disperse e tre morti. Anche al sud le cose non sono andate bene ma con danni minori e senza perdite umane. Oltre alle piogge torrenziali il vento di Libeccio ha fatto da padrone con raffiche anche fino a 200 km/h sulle vette dei monti più esposte. Per la prossima settimana sono previste altre piogge, meno abbondanti e soprattutto un calo termico ancor più evidente di quello a cui abbiamo appena assistito. Forse il caldo fuori norma, avrà definitivamente chiuso la sua presenza sulle nostre zone.

4 Ottobre 2023. Ritorna con vigore l’alta pressione e pare che l’estate non voglia proprio terminare. Le temperature non stanno superando i 30° ma restano sempre oltre la media del periodo. Questa fase pare che durerà ancora per diversi giorni ad eccezione di una debole perturbazione atlantica che lambirà solo alcune regioni del nord Italia. Al sud invece pare che allp’estremo sud si potranno raggiungere finanche i 33°. Staremo a vedere. Non posso fare a meno però di parlare del poderoso sciame sismico in atto nella zona dei Campi Flegrei. Si stanno susseguendo scosse con intensità ben superiore alla crisi più recente degli anni ’80 Agnano – Astroni. Le scosse più forti sono inziate il 27 Settembre scorso con magnitudo pari a 4.2 e sono state avvertite ben distintamente anche in vari quartieri di Napoli tra cui il Vomero ed in alcune province. Scosse registrate anche dal sismografo ubicato nella montagna di Montevergine in provincia di Avellino! Un’altra pari a 4. Oramai il panico tra la popolazione che vive proprio sopra la zona interessata e lamentano, con forza, la mancanza di vie di fuga valide e la presenza dei sindaci dei comuni interessati che, a detta loro, latitano. Si parla di piani di evacuazione che, nonostante siano rimasti sulle carte, prevedono il rtasferimento in varie regioni d’Italia in base al quartiere di residenza. Gli esperti dell’INGV però, almeno per ora, stanno escludendo eventuali eventi catastrofici di origine eruttiva ma non lo escludono nemmeno. Oggi però, il livello dell’allerta è scattata giallo (ordinario) ad arancione in virtù di questi eventi più forti e che potrebbero anche raggiungere magnitudo più alte e fino a 5. Ad ogni modo, la popolazione inizia ad essere anche esasperata perchè, di certo, non è facile convivere con eventi piuttosto frequenti. Loro poi, trovandosi appunto nella zona epicentrale, avvertono anche le scosse di assestamento che non sempre sono strumentali ed i terremoti, si manifestano anche con boati che si generano nel momento in cui le onde sismiche, vengono a contatto con l’aria. Anche quando ci fu il famoso terremoto del 1980 in Irpinia, c’è chi udì un forte boato. Molti si sono anche domandati se, il Vesuvio, abbia delle interconnessione con la caldera Flegrea. Questa ipotesi però, è stata ben scartata dagli esperti che sostengono che, l’area Flegrea e quella Vesuviana, siano due entità ben distinte e saparate. Ad oggi, l’INGV sostiene che, un’eventuale eruzione in arrivo, potrà essere prevista e quindi, operare con l’evacuazione. Alcune prove di esodo sono già state effettuate nel corso di questi mesi ma, si sa bene che, nel momento in cui dovesse essere necessario farla, ovviamente ci sarà la netta probabilità di caos tra la popolazione come sempre accade. Personalmente raccomando sempre la calma in quanto, il panico, è il peggior nemico anche più pericoloso del sisma in sè. Anche la Protezione Civile si è espressa in merito a questa spinosa questione ed anche i loro esperti, hanno escluso un’eruzione imminente ma non escludono altri fenomeni intensi. Per chi volesse cimentarsi nel leggere comunicazioni e spiegazioni scientifiche autorevoli, suggerisco di consultare Geopop, presente sia su Instagram che su Facebook con le relative pagine.

22 Settembre 2023. A quanto pare le previsioni di una decina di giorni fa non hanno fallito nel senso che è in arrivo una bella perturbazione Atlantica che dovrebbe innanzitutto scaricare importanti quantità di pioggia un pò in tutta Italia (al Nord già ha sortito i primi effetti) e, nelle prossime ore di oggi, si abbatterà su tutto il centro sud della penisola. Al Nord le manifestazioni temporalesche sono state piuttosto intense e violente con trombe d’aria e forti piogge con migliaia di fulminazioni. In queste ore la perturbazione sta lasciando lentamente la Sardegna ben bombardata da quanto sopra descritto. Dalla prossima settimana assisteremo anche ad un calo delle temperature che torneranno (si spera) a valori quasi autunnali. Finalmente, l’afa opprimente di questi giorni e le polveri desertiche, dovrebbero essere un lontano ricordo. Staremo a vedere. Un assaggio “temporalesco” c’è stato alle prime ore di ieri ed anche piuttosto violento. Sul litorale vesuviano, i dati pluviometrici sono stati molto consistenti. Leggevo 250mm/h e raffiche di vento fino a 126 km/h secondo la centralina meteo di Torre Annunziata. Anche l’isola di Capri è stata investita da questi fenomeni anche se, per fortuna degli isolani, in forma più blanda.

14 Settembre 2023. Settembre è iniziato con stabilità atmosferica e temperarture non esageratamente elevate. Dai 27° con un sol picco a 32,6° tutto sommato non è esageratamente caldo. Forse un pò sopra la media ma, tutti sappiamo che le medie stagionali sono aumentate di un pò. Ricordo che una 40ina di anni fa, in questi giorni, assistevamo alla vera fine dell’estate con le prime piogge o, in casi particolari, anche ad intense perturbazioni che apportavano grossi accumuli di pioggia mentre oggi non più. Siamo alla metà del mese e pare ci sia un calo della forza dell’anticiclone africano che ha martellato, come sempre, con gran forza eliminando quasi totalmente l’anticiclone delle Azorre. Negli interventi precedenti, ho parlato della forte ondata di caldo di Luglio che, di fatto, ha polverizzato i record un pò in tutta Europa. Anche se breve, è in arrivo una piccola perturbazione che dovrebbe apportare piogge anche nella nostra regione. Al centro, e prima al nord, ha già mostrato i suoi effetti che, in taluni casi, sono stati abbastanza forti con piogge abbondanti. I modelli parlano di un bel calo delle temperature dopo il 20 di questo mese. Staremo a vedere.

27 Agosto 2023. Dall’ultimo intervento ad oggi, abbiamo assistito ad un’altra intensa ondata di caldo, per fortuna più blanda della precedente ma sempre forte assistendo ad un altro aumento delle temperature che spesso hanno raggiunto anche i 36° registrati sulla centralina di Napoli da me gestita. Elevati anche i tassi di umidità giornalieri che hanno apportato un disagio fisico non indifferente. Da stanotte invece assisteremo ad un’altra sciabolata di origine atlantica che, già da ieri, sta interessando il nord Italia e che, rapidamente, scivolerà fino alle estreme regioni italiane con piogge e temporali forti con annessi downburst e calo termico che darà un pò di respiro quantomeno per tutta la prossima settimana. Come spesso accade in questi casi, stiamo assistendo ad un aumento dell’umidità anche se le temperature non hanno raggiunto livelli elevatissimi con annesso aumento della forza del vento. Sembra un pò la rottura della fase estiva che, tanti anni fa, salutava di fatto il periodo delle vacanze proiettandoci verso l’autunno. Staremo a vedere l’intensità e la durata dei fenomeni attesi.

11 Agosto 2023. La sciabolata atlantica, ben prevista all’inizio della scorsa settimana, per fortuna non si è fatta aspettare e, grazie alle correnti fresche, ha abbattuto totalmente l’anticiclone nordafrcano però con tempeste di vento, grandine e pioggia non indifferenti. Grazie a questo totale combio di circolazione, si sta avendo un clima in linea con le media stagionali se non addirittura anche con temperature anche inferiori in particolare le minime. Il cielo si mantiene sereno con qualche addensamento nelle ore centrali nelle aree più interne della regione ma senza fenomeni di rilievo. Tale condizione dovrebbe proseguire ancora per qualche giorno prima di un nuovo impulso caldo, ma non bollente, proveniente dal nordafrica che riporterà afa e temperature più alte ma sempre più o meno in linea.

25 Luglio 2023. Finalmente siamo prossimi alla fine di questa ondata di calore anomalo ed eccezionale tant’è che, già dalla serata di oggi, è previsto un cambio di circolazione che abbatterà l’anticiclone nordafricano riportando le temperature nella media. E’ previsto un forte aumento dell’intensità del vento con conseguente moto ondoso che porterà i mari da mossi ad agitati. Al momento non sono previsti fenomeni temporaleschi esteremi come al nord Italia con la famosa grandine di grosse dimensioni. Colgo l’occasione per dare una breve spiegazione su come si forma la grandine e perchè poi diventa enorme. Direttamente dalla famosa pagina Geopop, di seguito la spiegazione tecnica:

Spesso durante il periodo estivo si verificano diversi fenomeni metereologici, tra i quali anche la grandine: questa è una tipologia di precipitazione atmosferica formata da “chicchi” di ghiaccio sferici dalle dimensioni variabili, da pochi millimetri fino ad essere paragonabili ad una palla da tennis o ad un’arancia, che possono causare danni alle coltivazioni e alla vegetazione. La grandine si forma in particolare quando le correnti ascendenti dei cumulonembi non sono in grado di riportare in alto i chicchi di grandine, causando la loro caduta.

Ma perché la grandine si forma prevalentemente in estate? E come fanno a formarsi chicchi di ghiaccio così grandi? In questo articolo parliamo quindi degli aspetti scientifici dietro questo fenomeno.

continua su: https://www.geopop.it/come-si-forma-la-grandine-e-perche-si-verifica-in-estate/
https://www.geopop.it/

La nube responsabile della formazione di grandine è il cumulonembo: una nuvola grande e ricca di acqua (sottoforma di goccioline o cristalli di ghiaccio) la cui base si trova solitamente a circa 2000 metri d’altezza, mentre la parte superiore può raggiungere altitudini tra i 10 e i 20 km. In pratica quindi è una nuvola che si sviluppa principalmente in verticale. All’interno dei cumulonembi, ci sono sia delle forti correnti ascendenti, ovvero correnti d’aria che viaggiano dal basso verso l’alto, ma anche delle correnti discendenti. Le goccioline d’acqua e i cristalli di ghiaccio quindi salgono verso l’alto, incontrando via via temperature sempre più basse, fino ad arrivare sotto gli 0 °C.I cristalli di giaccio e le goccioline che salgono verso l’alto si accrescono grazie all’umidità della nube e congelano a causa delle basse temperature, permettendo la formazione di “pezzettini” di ghiaccio sempre più grandi. Quando questi aggregati diventano troppo pesanti per essere sostenuti dalla corrente ascensionale, scendono verso il basso raccogliendo altra umidità sulla loro superficie. Se poi incontrano una corrente ascensionale sufficientemente potente, possono essere riportati verso la parte superiore del cumulonembo, per poi ricadere nuovamente. Si dice quindi che i chicchi di grandine compiono diverse iterazioni all’interno del cumulonembo (fonte: ARPA Piemonte), ovvero fanno “su e giù” diverse volte.

Nel momento il cui la forza di gravità che agisce sulla massa di ghiaccio diventa più grande della forza delle correnti, la grandine precipita verso la superficie terreste. Quindi più forti saranno le correnti discendenti e ascendenti, e più le dimensioni della grandine sarà maggiore e viceversa; meno forti le correnti e più piccoli i chicchi. Ma com’è possibile che d’estate, quando fa più caldo, precipitino chicchi di ghiaccio?

Le grandinate sono molto più frequenti quando l’atmosfera possiede più energia. D’estate, infatti, i raggi solari portano molto più calore e questo contribuisce all’aumento di temperature del suolo e dell’aria.Questo genera una differenza di temperatura più accentuata (i cosiddetto gradienti termici verticali): vicino al suolo le temperature sono nel range di 25-45 °C mentre alle alte quote si scende sotto gli O °C. Inoltre, le alte temperature permettono l’evaporazione dell’acqua dalla superficie terrestre, contribuendo alla formazione di grandi nuvole cariche d’acqua, come i cumulonembi.L’umidità e il gradiente termico sono quindi i responsabili delle grandinate estive.

21 Luglio 2023. Questa mattina abbiamo assistito ad un fenomeno non raro e dovuto all’altissimo tasso di umidità che insiste in questi giorni di calura ed alle temperature già elevate sin dalle prime ore del giorno. Nello specifico, in mare, ed in spostamento verso le coste, si è formata un’intensa coltre di nubi che non ha causato fenomeni ma che ha oscurato il cielo dando poi anche una forte sensazione di caldo proprio per l’unione dei due parametri (gradi ed umidità). Questo particolare fenomeno si manifesta spesso sulle coste della Liguria e viene indicato col termine di “Maccaia” tipico per le condizioni appena elencate. Nel frattempo insistono condizioni di instabilità al nord Italia con fenomeni violenti e con grandine di grosse dimensioni fino a 10/11 cm di diametro. Danni immancabili.

18 Luglio 2023. Superata la fase di piogge alluvionali e le temperature abbastanza gradevoli e al di sotto della media per quanto riguarda il mese di Giugno in particolare, come da copione, il caldo forte forte ha fatto irruzione sulle nostra regione (Campania) ma anche in tutto il resto dello stivale. Dapprima c’è stata la presenza, blanda e breve dell’anticiclone delle Azorre che si fa presente sempre più raramente essendo schiacciato da quello africano. In questa settimana in particolare, è stato in grado di far schizzare le temperature, sia monime che massime, alle stelle con parziali record superati in varie zone d’Italia. Le zone interne della regione, con queste condizioni climatiche, subìscono molto l’aumento del caldo non essendoci la favorevole influenza del mare che, in un modo o nell’altro, mitiga queste masse di aria bollente provenienti dal Sahara. L’umidità fa anche la sua parte dando una percezione del caldo di gran lunga superiore a quella dell’aria tant’è che oggi in particolare, la centralina posizionata presso il quartiere Vomero di Napoli, ha datocome valore addirittura pari a 45,6°. Ci sarà qualche giorno dove assisteremo ad un leggero calo di un paio di gradi ma comunque saremo ancora al di sopra della media stagionale. Le medie stagionali oramai saranno sempre più rare vista la costante eccezionalità degli eventi che, ogni anno, saranno presenti. Le proiezioni a breve termine parlano ancora di temperature ben oltre le medie e non resta che sperare in un cambio degli scenari. La siccità è ancora lontana ma, in alcune zone d’Italia, già si riparla del forte calo della portata dei fiumi che, per effetto del caldo torrido ed il massiccio prelievo di acqua per l’agricoltura, stanno di nuovo mettendo in ginocchio i grandi fiumi di nuovo in sofferenza nonostante le abbondanti piogge del mese scorso. Oltre a questo c’è anche l’enorme carico sulla rete elettrica a causa del messiccio uso di dispositivi di raffrescamento dell’aria tant’è che, in alcuni quartieri di Napoli, si stanno avendo blackout e cali di tensione continui. Per contro, quando ci sarà poi un deciso cambio del tempo, saremo poi costretti ad assistere ai soliti fenomeni temporaleschi violenti con annessi danni cosa che, in alcune regioni del nord Italia, già c’è stata qualche menifestazione temporalesca con temporlai forti, piogge alluvionali e venti forti che hanno già causato grossi danni alle colture ed alle cose.

4 Giugno 2023. Dopo le abbondantissime piogge in particolare in Emilia Romagna dove, purtroppo, la conta dei morti è salita a 15 e danni incalcolabili, c’è stata un’attenuazione dei fenomeni che hanno consentito il lento ripristino delle zone alluvionate ancor oggi piene di fango oramai secco e duro come il cemento. Oltre ai danni per l’agricoltura, con campi allagati e distruzione dei raccolti di ogni tipo, emergono dal fango e detriti anche tutti i beni persi dai privati e dalle aziende. Innumerevoli anche i capi di bestiame morti affogati. Le immagini, a centinaia, sono devastanti per gli occhi e per il cuore. Superata questa forte ondata di maltempo ora si fanno i conti con l’instabilità pomeridiana presente lungo tutto la penisola. Forti temporali con grandine e, localmente anche forti precipitazioni soprattutto nelle zone interne appenniniche. Si è registrato anche un mini alluvione a Forino in provincia di Avellino. La prima settimana di Giugno è stata caratterizzata da questi fenomeni con parziali sconfinamenti verso le coste campane. Anche la prossima settimana sarà sempre oggetto di questi fenomeni. Per fortuna le temperature sono ancora in linea col periodo se non lievemente al di sotto delle medie e, tale condizione, dovrebbe durare ancora per alcuni giorni. L’estate, per adesso, tarda ancora a decollare (per fortuna direi).

19 Maggio 2023. Le previsioni che preannunciavano piogge ed instabilità sono state più che veritiere tant’è che, da settimane, il tempo non decolla e di belle giornate ce ne sono state proprio pochissime. Nubi e tanta pioggia ma non solo in Campania ma anche in tutto il resto dell’Italia. Dai corsi d’acqua secchi e quasi inesistenti e dai laghi con deficit idrici da record siamo passati all’esatto opposto. Il fiume più imporante d’Italia, il Pò, è ritornato più o meno a livelli normali così come altri fiumi del nord ma altrove non è stato poi lo stesso. Purtroppo l’Emilia Romagna è stata devastata da piogge alluvionali che hanno iniziato a martellare già dai primi di Maggio con allagamenti molto vasti e disastrosi per poi dare un ulteriore colpo di grazia al territorio nel corso di questa settimana. Il problema è che le piogge, aldilà dell’abbondanza stimata tra i 400 e 600 mm, sono state ininterrotte per settimane. Questo a causa della “sosta forzata” delle nubi fermate dalle catene montuose emiliane e dalla situazione meteo anomala per il periodo. I danni sono incalcolabili tra campi agricoli allagati, aziende ed abitazioni private sott’acqua. Faenza, Cesena, Ravenna e tutte le frazioni limitrofe hanno subito danni e distruzione e si contano anche 14 morti purtroppo e migliaia di sfollati distribuiti in strutture di emergenza. Anche innumerevoli sono state le frane e gli smottamenti che hanno tagliato i collegamenti stradali tra i vari paesi. Strade e ponti spariti sotto la forza dell’acqua che fa fatica ad arrivare a mare a causa dell’accumulo di detriti inevitabile in questi casi. La gente comunque si è stretta in una collaborazione incredibile per cercare di riportare al più presto la normalità unendosi, di fatto, anche agli infaticabili uomini dei Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri, Protezione Civile e tanti volontari accorsi da varie zone d’Italia. Finanche personaggi celebri hanno rimboccato le maniche per aiutare. Ora ci vorranno settimane prima che la terra assorba tutta l’acqua in eccesso e che tutti i corsi di acqua lascino scorrere a mare tutto. Anche le colline e le montagne circostanti devono ancora finire di smaltire l’acqua in eccesso. Il dito è stato puntato, come sempre, alla mancata manutenzione e pulizia di tutti i corsi d’acqua. Il solito “balletto delle responsabilità” che salta sempre fuori quando ci sono disastri del genere….ora è un alluvione ma, in altri casi, altro disastro piuttosto frequente nel nostro paese, sono i terremoti. Ci sono miliardi fermi stanziati per queste grandi opere ma, per via della burocrazia, non vengono usati. Nel frattempo la gente muore o perde tutto ciò che ha conservato o costruito per una vita intera. Ad ogni modo, ritornado alle previsioni, ancora per diversi giorni il tempo sarà instabile o perturbato ed anche per il prossimo mese di Giugno, è prevista instabilità. Staremo a vedere.

7 Maggio 2023. Prosegue la fase instabile con qualche breve fase di bel tempo e temperature più o meno in media con qualche picco fino a 25°. Però, la prossima settimana, e quindi fino a metà Maggio 2023, ci saranno ancora perturbazioni in grado di riportare una sorta di autunno con probabili piogge accompagnate da temporali seppur con temperature in linea col periodo. Incredibile anche la comparsa della nebbia in città durante le fasi di maltempo con umidità elevatissima proveniente dal mare. La primavera, o forse, l’estate, bisognerà ancora attenderla.

22 Aprile 2023. Il mese di Aprile ha mostrato ancora fasi di maltempo ed addirittura temperature invernali che hanno investito più o meno tutto lo stivale. Nevicate improvvise, temporali, grandine….insomma c’è stato un pò di tutto. Ad oggi c’è ancora instabilità che si protrarrà per alcuni giorni. Pertanto avremo modo di vedere in azione le perturbazioni atlantiche che ci regaleranno un pò di instabilità che non guasta giacchè, in diverse zone del nord Italia, c’è ancora una forte carenza idrica e l’estate, da un momento all’altro, farà capolino. Oggi ad esempio, quantomeno a Napoli città, oltre al tempo bello e soleggiato, sono stati superati per la seconda volta i 20 gradi. Clima ancora piacevole ma disturbato poi nei prossimi giorni da nubi e pioggia come già scritto. Il ponte del 25 Aprile è andato compromesso. Da vedere quello per il primo Maggio e non sarebbe una novità se ci fosse ancora maltempo. Staremo a vedere.

31 Marzo 2023. Di seguito , l’aggiornamento ben spiegato dagli esperti della pagina Facebook “Molise e terremoti”. Io trasporto queste informazioni essendo ben spiegate e soprattutto, visto che le trovo rassicuranti, chi si è preoccupato magari può trovare risposte ai mille quesiti che chiunque si pone ed anche per cultura mia personale:

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA DEL BASSO MOLISE.

Buonasera a tutti. Sono trascorsi ormai quasi tre giorni dalla scossa di Mw 4.6 che ha interessato l’area del basso Molise con epicentro il territorio di Montagano (CB). Che aggiornamenti possiamo dare?

Per prima cosa, dopo la scossa principale sono stati localizzati ad ora 15 eventi, tutti nell’area epicentrale e non nell’area attivatasi precedentemente nei pressi di Sant’Elia a Pianisi.

Come sappiamo, non è possibile delineare con certezza l’evoluzione di una sequenza sismica ma esistono alcuni parametri che possono essere presi in considerazione per capire, almeno, se la sequenza sta seguendo un andamento “standard” o meno. Uno di questi parametri è la Legge di Omori, dal nome del sismologo giapponese Fusakichi Omori che la propose nel 1894. Si tratta di una semplice relazione empirica che descrive l’andamento degli aftershocks (le cosiddette “repliche” o “scosse di assestamento”, per intenderci) dopo un terremoto più forte. Generalizzando, possiamo dire che una sequenza che segue questo andamento dopo una scossa principale sta procedendo “normalmente”, altrimenti no.

Applicando questa relazione alla sequenza post evento Mw 4.6, possiamo dire che questa sta procedendo all’incirca come ci si aspetta, con una cessazione degli eventi da domani o dopodomani. Si deve tenere però presente che questo vale solo per la sequenza attivatasi con la scossa di Mw 4.6, non per l’intera attività sismica che, ricordiamo, include tutti gli eventi precedenti nell’area di Sant’Elia a Pianisi. In questo caso la legge di Omori non si può utilizzare poiché la sequenza, vista nel suo complesso, ha caratteristiche diverse.

Proprio questa “complicazione” (insieme ad altri elementi) non ci consente di poter dire con certezza che l’attività sia terminata.

Quindi, per ora non si può aggiungere altro e sicuramente occorrerà attendere ancora alcuni giorni almeno per verificare la cessazione dell’attività direttamente collegata alla scossa principale di Mw 4.6.

29 Marzo 2023. Riprendo in sintesi quanto accaduto, meteorologicamente parlando, nelle settimane che dividono questo post dal precedente. Poca pioggia e qualche perturbazione che ha cambiato un pò gli scenari oramai sempre più simili tra loro, ovvero, sole, bel tempo, umidità elevata che, durante le fasi di maltempo, si è trasformata più volte in nebbia fittissima proveniente da mare. la giornata di ieri ha di nuovo spezzato il clima primaverile che già si era affacciato sull’intero territorio nazionale ma, già oggi, siamo di nuovo quasi in primavera. Resta la siccità che, finalmente, sta interessando anche la classe politica che ci governa. Chissà quando prenderanno opportuni provvedimenti giacchè la situazione, soprattutto al nord Italia, è critica. Addirittura si parla di un calo di produzione finanche del latte! Fiumi prosciugati come l’Adige, il Pò non ne parliamo. Vive solo una certa gloria il bacino di Ridracoli dove c’è una grossa diga che ora è piena. Ma l’argomento che più mi preme di raccontare è legato alla scossa di terremoto avvenuta alle 23,52 di ieri con epicentro in un piccolo comune del Molise. Qui a casa mia a Napoli il sisma si è fatto ben sentire ed è stato anche abbastanza lungo. Nessun danno per fortuna nè qui e nemmeno nella zona dell’epicentro ma solo tanta paura più che giustificata. Di seguito , “copio” da una pagina Facebook denominata “Molise e terremoti” che ringrazio, una chiara spiegazione tecnica di quanto accaduto:

AGGIORNAMENTO SULLA SCOSSA DI TERREMOTO A MONTAGANO (CB)

Purtroppo come sapete poco più di un’ora fa una forte scossa di terremoto ha interessato l’area della valle del Biferno nei pressi di Montagano. La scossa è stata avvertita molto forte con intensità intorno al V grado della scala MCS, con risentimenti che abbracciano all’incirca un quadrilatero con vertici Teramo-Roma-Napoli-Bari. La magnitudo momento, quella cioè che esprime meglio la grandezza del terremoto, è stata di Mw 4.6 ed è stata calcolata e pubblicata a poco più di mezz’ora dal sisma. Questa magnitudo corrisponde a un momento sismico di 9,89E+15 Nm, il numeretto che esprime appunto la grandezza fisica del terremoto. Quel numeretto ci dice che ad originare il terremoto è stata una rottura di circa 5 km quadrati sulla faglia.

Il meccanismo focale calcolato mostra un movimento trascorrente che, localizzato e contestualizzato nella geodinamica dell’area, ci fa capire che con ogni probabilità si è attivata la struttura dei terremoti di San Giuliano di Puglia del 2002. In particolare si è rotto un pezzo della faglia a ovest della seconda scossa che si ebbe il 1 novembre 2002.

La scossa si localizza oltre 10 km ad ovest della sismicità registrata nei giorni scorsi e ormai ieri nei pressi di Ripabottoni.

Purtroppo questo elemento indica che l’area attiva è in realtà più ampia di quanto ritenuto fino a poche ore fa ed inoltre non si osserva al momento ulteriore attività lungo il tratto di faglia interposto tra le aree epicentrali della sequenza dei giorni scorsi e la scossa di poco fa.

Come già fatto presente nell’intervista odierna e nel post di alcune ore fa, la situazione è delicata perché, oltre a non poter escludere ulteriori scosse anche di magnitudo maggiore, si ritiene che questo possa essere anche uno scenario più probabile rispetto a quanto precedentemente valutato.

Ricordiamo che queste osservazioni NON costituiscono una previsione e non vogliono infondere allarmismo ma vogliono fornire una descrizione oggettiva dell’attività in corso e delle possibili evoluzioni…………. Personalmente, inutile dire che spero non accada nulla di quanto già accaduto nel 2002 che ben ricordo ma, sappiamo bene che la terra comanda. Un saluto ai lettori ed al prossimo intervento.

24 Febbraio 2023. Le condizioni meteo in Italia stanno per cambiare di nuovo. La fase di alta pressione che ha apportato una lunga fase di tempo stabile, ma anche di siccità, volge di nuovo al termine tant’è che, nel weekend, sono previste piogge e calo termico, più accentuato da nord fino al centro. Il problema siccità, con le piogge in arrivo, non attenuerà in maniera significativa il deficit idrico dei fiumi e laghi del nord Italia. Si calcola che la quantità di neve sulle vette più alte delle più importanti ed imponenti catene montuose del nord, hanno quantità inferiori del 50% rispetto alla norma. Anche i fiumi e laghi, come detto prima, hanno quantità di acqua inferiori del 40-60% e, gli esperti, hanno anche calcolato una perdita di acqua dalle reti idriche pari al 40%. Quindi, tra sprechi, perdite e precipitazioni assenti da settimane, la situazione inizia ad essere drammatica già da ora che siamo solo a Febbraio. Ovviamente il comparto dell’agricoltura è in forte crisi con raccolti che non decollano in quanto senza acqua, la produzione o non parte affatto oppure va distrutta. Passando ora da un argomento all’altro, e giusto per tenere un filo sui discorsi precedentemente trattati, ritorno a parlare del sisma devastante che ha colpito la Turchia e la Siria ad inizio mese. Purtroppo i morti sono arrivati quasi a 50mila con 120 mila feriti. Ci sono stati casi in cui sono state salvate persone anche dopo ben 11 giorni dal sisma: autentici miracoli direi! Ma le scosse non si sono mai fermate: a parte quelle di assestamento, altre scosse si sono avvicendate con magnitudo ancora importanti. La percentuale di edifici totalmente distrutti è elevatissima e non oso immaginare quando ci sarà una ricostruzione decente.

10 Febbraio 2023. Come da previsioni, l’ondata di gelo che ha investito tutta l’Italia, inclusa la Campania, sta oramai esaurendosi tant’è che, nei prossimi giorni, ci sarà un leggero rialzo delle temperature massime ed una definitiva attenuazione dei venti che sono i principali responsabili dell’afflusso di aria dai Balcani. Il tempo è previsto anche in miglioramento con ampi spazi di sereno. Notevoli le precipitazioni nevose sulle vette più alte della regione e nelle zone interne. L’inverno comunque, non è ancora terminato per fortuna. Restano però basse le quote delle falde acquifere e dei fiumi del nord Italia che, restano ancora con livelli piuttosto bassi in rapporto al periodo dell’anno. ben diversa invece la situazione del sisma che ha Colpito la Turchia: purtroppo, le stime sui morti e sui danni, sono state abbondantemente superate: si parla di oltre 21000 morti tra Turchia e Siria ed una perdita economica stimata pari a 2 miliardi di dollari ma è destinata a raddoppiarsi. Unica nota buona, leggendo le news sull’Ansa, è che, nonostante siano trascorse più di 94 ore dalla catastrofe, i soccorritori, arrivati da tutto il mondo ed anche dall’Italia, sono riusciti a trovare ancora superstiti sotto le montagne di macerie degli edifici sbriciolatisi sotto la furia del sisma. ma, come accade sempre in questi casi, questo è solo l’inzio di un lungo cammino verso una normalità che è molto lontana. Basti immaginare soli il tempo per rimuovere le tonnellate di macerie e la successiva ricostruzione che chissà quando avverrà. D’altronde noi in Italia, ben sappiamo la ricostruzione di aree devastate dai terremoti quanto siano lunghe e difficoltose anche per via della burocrazia che c’è nel nostro paese che pone innumerevoli difficoltà su ogni cosa da fare, anche se necessaria.

6 Febbraio 2023. Sono ormai tre giorni che siamo bersagliati da una nuova ondata di gelo decisamente più intensa di quella citata nel precedente articolo. Aldilà delle temperature più basse rispetto a quelle di gennaio, elemento di spicco è la Tramontana intensa che spinge sia le correnti gelide dai Balcani ma anche qualche fiocco di neve sulle zone costiere della Campania visto che, all’interno, e sulle vette più alte, fenomeni nevosi non sono mancati e temperature di diversi gradi sotto lo zero. Oggi sul monte Faito, -5,7° per dirne una , monte Tavola (AV) -9,4°, Montevergine -7,6°, -6° a Laceno, Pannarano (BN) -6,6°, ma anche a santa Maria Capua Vetere -0,7°. Tutti questi dati sono raccolti dall’autorevole sito www.campanialive.it che , come sempre, ringrazio. Però, la giornata di oggi, è stata funestata dal furioso e devastante sisma nella vicina Turchia e Siria. La prima scossa, alle 2,17 ora locale, è stata di ben 7,7 Richter con una profondità di soli 5 km. Poi ancora, a pochissimi minuti di distanza, 5,5 6,6 6,1 6,6 e tantissime altre repliche con magnitudo sempre tra 5 e 6 Richter. E’ stato emanato anche un’allerta Tsunami dalla Protezione Civile per le coste italiane del versante Adriatico ma anche sulle coste tirreniche dove, alcuni sindaci delle isole Campane e del litorale vesuviano, hanno disposto per precauzione, la chiusura delle scuole. Rientrato poi dopo qualche ora l’allerta ma troppo tardi per la riapertura delle scuole delle suddette zone. Finanche i collegamenti ferroviari della dorsale pugliese e siciliana sono stati sospesi per precauzione ma poi ripristinati. In rete non si contano i video dove è possibile vedere palazzi crollare totalemente. Neanche con una demolizione controllata con esplosivi si poteva fare meglio. Purtroppo, poco prima della mezzanotte di oggi 6 Febbraio, leggevo che ci sono più di 3800 morti tra Turchia e Siria. Aiuti si sono mobilitati da tutto il mondo ma c’è molto da fare in quanto i crolli non si contano e la distruzione è vastissima. Hanno altresì stimato che c’è stato uno spostamento della crosta terrestre dell’Anatolia di ben tre metri. Tra i vari video in rete ce ne sta uno dove si notano fenomeni luminosi uguali ai lampi di un temporale nelle zone interessate dal forte sisma con annesso fuggi fuggi di migliaia di uccelli pochi istanti prima della scossa tellurica. Il sisma è partito dalle faglie dell’Anatolia e del Mar Morto per una lunghezza di ben 190 km ed una larghezza di 25km. A tal proposito, allego un link preso dall’ingv dove ben spiega la natura di quanto accaduto. https://ingvterremoti.com/2023/02/06/aggiornamento-eventi-sismici-in-turchia-del-6-febbraio-2023/ I dati delle vittime indicati in questo articolo, purtroppo si riferiscono alle prime ore del giorno. Si stima che potrebbero crescere non poco e fino ad arrivare anche a 10.000. Ci auguriamo di no! Anche un calciatore turco è stata una delle vitteme mentre un altro si è salvato dalle macerie ed è in ospedale per le cure del caso. Eventuali aggiornamenti li aggiungerò nei prossimi giorni.

20 Gennaio 2023. Dopo le abbondanti piogge della scorsa settimana, accompagnate da forte vento di Libeccio che ha provocato diversi danni nella regione, è giunta la prima e vera sciabolata di gelo che ha messo tutta l’Italia sotto una bella morsa di freddo. Notevole calo termico che, in alcune zone del Nord e centro Italia, ma anche nelle zone interne della Campania, stanno apportando notevoli accumuli di neve accompagnati da forte vento gelido. Previste nevicate anche a quote inferiori ai 500 metri. Nel frattempo si sono anche verificate piogge diffuse ed abbondanti che hanno provocato l’esondazione del fiume Volturno nell’hiterland casertano ed, eccezionalmente, anche del lago Patria in provincia di Napoli. A tal proposito, il centro rischi della Protezione Civile, ha pubblicato un vademecum in caso di inondazioni od eventi franosi. Di seguito la foto che spiega come difendersi da questi eventi. Troverete anche l’immagine del profondo vortice ciclonico che si è formato nel Tirreno in estensione a tutto il sud.

8 Gennaio 2023: Dopo il post del 2 Gennaio in cui parlavo dell’alto tasso di inquinamento dovuto ai fumi generati dai fuochi artificiali di capodanno, quei “fumi” si sono poi dissolti definitivamente il 4 Gennaio a causa del persistere delle condizioni meteo sfavorevoli con assenza di vento, pressione atmosferica elevata e forte umidità. A tal prorposito, oggi ho aggiunto una nuova pagina dove è possibile consultare i dati di inquinamento grazie ad una centralina altamente professionale e tecnologica installata presso gli edifici dell’Università Federico II nella zona di San Giovanni a Teduccio. Due esperti in materia seguono con attenzione i dati rilevati dai suddetti sensori. Ieri invece, 7 Gennaio 2023, ho aggiunto un’altra pagina con la nuova stazione meteo montata sulla cima di Monte Vitelle nel comune di Pescasseroli (AQ). Si arricchisce quindi il ventaglio di informazioni meteo, e non solo, di questo modesto sito che ricordo è amatoriale ed imperniato alla sola osservazione dei vari fenomeni esposti esclusivamente a titolo didattico. Trovandoci in tema meteo, finalmente l’alta pressione sta per cedere il passo alla perturbazione atlantica n°2 che attraverserà l’Italia apportando calo termico, piogge, temporali e pioggia.

2 Gennaio 2023: Ancora oggi i valori di inquinamento sono ben superiori ai dati in condizioni normali. Il grafico poi, mostra il picco di capodanno. Aria ancora fortemente stagnante con assenza di vento ed umidità elevata e, in certi casi, il cielo risulta nuvoloso e ciò riduce ancora il dissolvimento dell’inquinamento. Passeggiando per alcune strade di Napoli, ci sono ancora moltissimi residui di fuochi artificiali anche inesplosi. Lo spazzamento delle strade, che negli scorsi anni era immediato e più accurato, quest’anno non si è verificato.

1 Gennaio 2023: La prima notte del nuovo anno si è verificato di nuovo il fenomeno della nebbia fitta che, in alcune località della città e della provincia di Napoli, è risultata particolarmente intensa da precludere la possibilità di proseguire la marcia con le automobili. Purtroppo si sono registrati anche alcuni incidenti stradali, anche gravi, ma per fortuna senza decessi. Ciò è dovuto ad una situazione climatica che persiste da svariati giorni legata ad un cuneo di alta pressione che non riesce ad essere demolita dagli impulsi atlantici che restano ben lontani dalla nostra nazione. Quindi, tra l’alto tasso di umidità già presente, scarsa ventilazione ed alta pressione, la nebbia ha fatto la sua comparsa vigorosa ben alimentata dai fumi inquinanti generati dai fuochi artificiali sparati in occasione del capodanno. Valori elevatissimi di PMI che sono rimasti tali fino alla seconda metà del pomeriggio, momento in cui sono calati ma ancora piuttosto alti. tale fenomeno si è verificato anche in altre regioni d’Italia e non solo da noi. allego lo screenshot dei dati registrati dal sensore installato dal sottoscritto a Napoli città lato mare.

Di seguito il link diretto su questo sito per consultare la pagina dei dati in questione: https://www.weatherlink.com/embeddablePage/show/c090ef3817f74e64afcac637d83d2d38/summary

18 Marzo 2021: Secondo le mie idee, nel Blog, scriverò un pò di notizie di varia natura, e, proprio stamattina, ne ho letta una incredibile che ha catturato la mia attenzione. Manco a farlo di proposito, riguarda la meteorologia estrema che ha luogo negli Stati Uniti d’America. nello specifico, nel Missouri, nel 2011, si abbattè un tornado dalla forza incredibile (si parla di venti da 350 km/h) che spazzò via l’intera cittadina provocando danni enormi e svariati morti e dispersi. La notizia, di per sè già forte, se ne è aggiunta una inimmaginabile. L’ospedale della zona, il Joplin, struttura in cemento armato, rimase all’impiedi sotto la spinta delle folli raffiche di vento, ma di fatto, subì dei danni enormi alle fondamenta che, per effetto del vento, ruotarono nella terra! In virtù di ciò, fu poi abbattuto essendo inagibile. Proviamo ad immaginare poi il resto delle abitazioni del luogo che, come ben sappiamo, sono costruite in legno. Fa colpo un’altra immagine di una specie di piccolo bunker in cemento armato, scampato alla furia della tempesta con attorno solo devastazione e detriti. Molti si domandano “perchè in legno e non in muratura?”. La spiegazione sta nei costi decisamente più bassi. Loro preferiscono rifare una casa da zero in caso di tornado anzichè farne una e, probailmente, decisamente più solida. Certo è che non è facile combattere la furia della natura. Basti pensare ad una “semplice” tempesta di scirocco in Italia o, nella mia città (Napoli) per vedere le ocse più incredibili. Altra notizia del giorno che mi ha colpito molto, è l’anniversario della giornata nazionale dedicata alle vittime di questa pandemia. Clicca sul link , preso da Raiplay, per vedere anche la storica messa di Papa Francesco a Roma in piena pandemia https://www.raiplay.it/video/2020/03/Tg1—La-benedizione-speciale-del-Papa-Urbi-et-Orbi-Un-momento-storico-cc35b5f4-7798-4146-ae9a-07c746f0c7d0.html. Sono tante le immagini che mi hanno colpito molto: dal Papa da solo, con la pioggia battente, all’immagine del crocifisso in primo piano (peraltro stupendo), alle Forze Dell’Ordine schierate attorno la piazza, ed alla benedizione del mondo con una curiosa coincidenza delle campane che suonano unitamente a delle sirene dei servizi di emergenza. da non dimenticare anche la lunga fila di bare nella città di Bergamo che ha il triste primato di aver perso un numero enorme di persone colpite dal Covid-19. Ma anche i morti in Italia furono in un solo giorno 2900. Oggi, il premier Draghi, ha scelto Bergamo come capitale per commemorare tutti i morti in Italia sino ad oggi. Inaugurato anche il bosco della memoria in ricordo dei defunti. Ogni anno verrà celebrata la commemorazione di tutti i defunti. Purtroppo è storia e verrà ricordata per sempre.

A quanto pare,oggi, 18 Marzo 2021, è giornata di anniversari, in questo caso, interessanti. Leggevo che, nel 1944, il Vesuvio, noto vulcano attivo partenopeo, eruttò per l’ultima volta. L’evento fu preceduto da fratture ai lati della struttura nei giorni precedenti, unitamente a tremori sismici tipici, per poi eruttare lava, cenere e lapilli che seminarono danni e morti. La lava arrivò sino a Cercola e distrusse alcuni centri urbani alle pendici del vulcano. Furono coinvolti Massa di Somma e San Giuseppe Vesuviano che, oltre alla lava, furono ricoperti da materiali vulcanici sparati in cielo durante l’eruzione. Da ricordare che il Vesuvio ha la caratteristica di un vulcano esplosivo a differenza di altri che sono di natura effusiva. I morti furono sorpresi da questa grande quantità di materiali piroclastici che, una volta ammassatisi sui tetti delle case, li fecero poi crollare a causa del peso che i solai di copertura non furono in grado di sostenere. Le esplosioni vulcaniche durarono qualche giorno così come l’attività vulcanica che, nel giro di una settimana, poi si fermò. Tale è rimasta questa condizione “tranquilla” sino ai giorni nostri. Il vulcano è comunque attivo ma, per fortuna, la sua attività è solo nelle viscere della terra ma che comunque mostra i suoi segni di vitalità con piccole scosse o tremori talvolta avvertiti dalla popolazione che, nel corso degli anni, si è sviluppata a dismisura nonostante la grossa pericolosità dell’area. Si è parlato spesso di piani di evacuazione e sono stati fatti in tal senso, anche degli esperimenti che, secondo me, lasciano il tempo che trovano. Queste notizie sono un mix delle mie piccole conoscenze ed arricchite dalla lettura di alcuni siti web in particolare Wikipedia. Per concludere l’articolo, aggiungo che oggi, il Vesuvio si mostra con una bella chioma bianca dovuta alle precipitazioni nevose della notte visto che, la Campania, è investita da fredde correnti orientali che hanno coinvolto maggiormente le zone interne, anch’esse imbiancate dalla neve in particolare l’avellinese. In città solo freddo e piogge diffuse nel tardo pomeriggio di ieri sino a sera.

Alla festa del papà devo dire che ho avuto un discreto regalo “meteo”…..una bella arietta fresca qui a Napoli città che, in tarda serata, si sta facendo sempre più interessante. Per ora siamo a 6,3 ° e sono le 23,11 (6,2 alle 23,14!). Promette bene questo probabile ed ultimo colpo di coda dell’inverno. Piove anche moderatamente e penso che, nelle zone interne, questa pioggia sarà sicuramente neve. Altra notizia interessante che ho appena letto sulla pagina Facebook di Mapisism che seguo, che parla dell’inizio di un’eruzione in Islanda nella penisola di Reykjanes. Loro, molto ferrati in materia, affermano di aspettare da un anno questo evento. Staremo a vedere cosa accadrà.

L’inizio della primavera 2021 sarà oggi 20 marzo 2021. E’ la giornata in cui il periodo diurno sarà uguale a quello notturno poiché i raggi solari raggiungono la Terra in modo perpendicolare rispetto all’asse di rotazione terrestre. Durante l’equinozio di primavera 2021, così come quello d’autunno, i poli vengono raggiunti entrambi dai raggi del sole.La data dell’equinozio di primavera cade spesso il 20 marzo ma un tempo cadeva il 21. Dal 2044, però, potrebbe cadere il 19 marzo a causa dei giorni bisestili. Quest’anno l’equinozio di primavera sarà il 20 marzo mentre, quello d’autunno, anche detto equinozio di settembre, si verifica più tardi dei sei mesi esatti: il 23 settembre. È inoltre da segnalare che solo durante gli equinozi il sole sorge precisamente a Est e tramonta precisamente a Ovest. Anche se, ufficilamente è primavera, le condizioni meteo odierne, ed anche nei prossimi giorni a venire, saranno ancora dal sapore invernale viste le temperature ancora molto basse.

23 Marzo 2021. Ultimo giorno di temperature fredde al centro sud dove si sono manifestate anche copiose nevicate nelle zone interne della Campania ed anche in Abruzzo. Nei prossimi giorni è previsto un aumento delle temperature, pare sino a 15°. Chissà se sarà la fine dell’inverno ma, personalmente, ho qualche dubbio. Staremo a vedere. Altra notizia è che il vulcano in Islanda sta continuando ad eruttare grosse quantità di magma anche se con un pò di attenuazione dei fenomeni per fortuna effusivi. Però, la valle nelle immediate vicinanze del vulcano, si sta rapidamente riempendo di materiale vulcanico e si teme che, nei prossimi giorni, possa riempire tutta l’area con conseguenti e probabili pericoli per alcune strutture nei paraggi.

27 Marzo 2021. Oggi intorno alle 15,00 una scossa di terremoto è stata avvertita in buona parte dell’Italia a partire dalla Puglia, Molise, Campania, Abruzzo. Tramite l’app che ho sul cellulare, ha indicato tre eventi nel mare Adriatico. Anche qui a Napoli città è stata avvertita distintamente da molte persone. Personalmente ho iniziato ad avvertire il sisma ma non ero convinto. poi, guardando alcuni oggetti, mi sono reso conto di non sbagliarmi. Il movimento ondulatorio è stato “dolce” ed è durato credo almeno una 20ina di secondi. Di seguito i dati prelevati dall’app “Terremoti”. Split-Dalmatia, Croatia 4.1 ML, EMSC2021-03-27 15:01:03 (CET) Adriatico Centrale (MARE) 5.6 ML, INGV 2021-03-27 14:47:51 (CET) Split-Dalmatia, Croatia 4.1 ML,   EMSC 2021-03-27 15:01:03 (CET). Da un tweet del Corpo dei Vigili del Fuoco, prelevato dal sito dell Ansa, non risultano danni in Italia e neanche alcuna segnalazione di feriti almeno sino ad ora (15,42). La profondità del sisma in mare variava dai 5 ai 10 km.

Aggiornamento sui sismi appena indicati: Gli eventi passano ad otto. La zona è sempre nel mare Adriatico. Ore 15,09 Split- Dalmatia, Croatia 2,6 ML 6 km di profondità., 15,04 medesimo punto 3,4ML, 15,13 Lagosta (Regione raguseo-narentana Croazia) 4,1 ML, 15,16 Opcina Komiza 3,7 ML prof.10 km, 15,21 Lagosta (Regione raguseo-narentana Croazia) 4.0 prof. 11 km. Agg. ore 16,01. Prosegue lo sciame sismico nelle zone elencate con eventi che variano da 2,3 ML a 3,4 ML con cadenza ogni 30 minuti circa. I dati possono essere visualizzati sul sito INGV. Ore 17,24. Alle ore 23,03 ho riguardato un pò i dati del sisma di oggi in Croazia ed ho notato decine e decine di scosse con magnitudo oscillante tra il 2,1 e 2,9 e con sequenze molto ravvicinate (anche ogni 10 minuti). Penso siano scosse di assestamento normali visto l’evento importante. Leggevo che in quella zona c’è lo scontro tra due placche: la microplacca adriatica si scontra con la placca continentale. La zona non veniva investita da sismi così forti dal 1985 e con intensità inferiore a quella odierna.(Fonte Ansa).

30 Marzo 2021. Penso che tutti abbiamo visto l’incidente nel canale di Suez occorso alla mega nave mercantile “Ever Given”. Si sono viste in giro numerose vignette goliardiche in merito e diciamo pure che, ogni tanto, ci può anche stare solo che, quanto accaduto, è un fatto molto grave soprattutto in termini economici in tutto il mondo. Si è stimata una perdita di circa 10 miliardi di dollari al giorno e ben 300 navi ferme nel canale in attesa di poter passare. Alcune compagnie avevano anche pensato di fare dietrofront e circumnavigare l’Africa per proseguire il viaggio e raggiungere le varie mete solo che, a conti fatti, l’aggravio dei costi e la durata del viaggio era tutt’altro che trascurabile. Si parlava anche della concessione da parte della Russia di autorizzare la navigazione verso il circolo polare artico solo che, ha delle controindicazioni non indifferenti: l’impatto ambientale, visto che li ci sono diverse zone protette e poi la navigabilità non possibile tutto l’anno. Ad ogni modo il canale di Suez è una strada più che importante e la sua sicurezza non potrà essere più sottovalutata visto che, il 12% delle merci del mondo, passano da lì. Per quanto concerne lo sblocco della nave dai fondali sabbiosi, sono intervenuti diversi super rimorchiatori tra cui uno italiano ed anche la famosa azienda (Smit Salvage) che si occupò nel 2012, della rimozione della Costa Concordia, nota nave passeggeri che affondò parzialmente sugli scogli dell’isola del Giglio in Toscana. Sei giorni di lavoro per riportare in galleggiamento la nave che, dalle prime stime, si sia arenata a causa di una tempesta di sabbia e da un probabile errore umano. Il traffico, come detto, ora è ripreso è la Ever Given è ferma però per alcuni accertamente tecnici prima di riprendere la regolare navigazione. Giusto per capire di che stiamo parlando, il mercantile in questione è una nave lunga 400 metri e larga 60 ed alta quanto un edificio di 20 piani! Oltre a ciò, in questo momento trasporta ben 18000 containers per un peso complessivo di ben 220.000 tonnellate!

7 Aprile 2021. Il meteo oggi ci ha stupiti con una sciabolata gelida che ha coinvolto tutta l’Italia a partire dal Nordest sino al sud. Le immagini si riferiscono all’Abruzzo presso la nota località di Pescasseroli dove, alle primissime ore del pomeriggio, si è scatenata una copiosa nevicata che, nel giro di qualche ora, ha coperto tutto con uno spessa coltre bianca fino a 30cm. Le immagini sono state prelevate dai siti www.meteoregioneabruzzo.it www.caputfrigoris.it Proloco di Opi e Comune di Villetta Barrea che ringrazio come sempre.

11 Aprile 2021. Il vulcano La Soufriere sull’isola caraibica di Saint Vincent ha ripreso la sua attivita eruttiva. L’esplosione ha sparato ceneri e lapilli a una quota stimata di 6mila metri d’altezza. Nelle ultime ore, prima dell’eruzione, più di 16mila persone sono state preventivamente evacuate per il pericolo indotto da tale evento. Erano stati rilevati movimenti del magma verso la superficie e continui sbuffi di vapore già da diversi giorni fino ad arrivare all’evento vero e proprio. L’inizio delle attività è stato confermato anche dal centro di sismologia dell’Università delle Antille. Il governo ha ordinato a chiunque si trovasse nella zona rossa,  di allontanarsi immediatamente, visto che i detriti, sono arrivati fino all’aeroporto internazionale di Argyle che si trova a circa 30 chilometri di distanza. L’ultima eruzione del vulcano Soufriere risale al 1979, ma la catastrofe peggiore si verificò nel 1902 quando, una serie di fenomeni molto violenti, portarono alla morte di oltre 1.600 persone su quell’isola che è la più estesa dell’arcipelago di Saint Vincent e Grenadine. Alle operazioni di evacuazione hanno anche partecipato alcune tra le più importanti compagnie croceristiche internazionali. Royal Caribbean e Celebrity Cruises che hanno inviato due navi in supporto alle autorità di Saint Vincent. Anche la nota compagnia Carnival ha messo a disposizione due navi della sua flotta. Altri residenti, invece, sarebbero stati portati in isole vicine come Barbados e Santa Lucia. Allo stesso tempo anche in Islanda l’attività del vulcano locale (sul monte Fagradalsfjall) ha ripreso con vigore già dallo scorso 20 Marzo inondando in breve tempo, tutta la vallata che lo circonda. Ad oggi risulta sospeso anche il traffico aereo in zona.

14 Aprile 2021. Dal sito www.greenme.it leggevo una notizia che riguarda la famosa centrale nucleare giapponese di Fukushima. Tutti ricorderemo il terremoto devastante del 2011 che devastò tutta l’area occupata dalla centrale ed ovviamente, tutta la zona circostante e molto di più. Non tanto il sisma ma lo tsunami che si generò in seguito ad esso, provocò enormi danni alla centrale al punto di portare alla fusione del nocciolo dei reattori gravemente danneggiati a causa anche del mancato raffreddamento. Da allora i tecnici della giapponese Tepco, hanno provato in tutti i modi di riparare e salvare 3 dei 4 reattori ma senza risultati apprezzabili. Poi sono stati costruiti enormi serbatoi che avrebbero dovuto stoccare le acque radioattive di scarico. Ad oggi pare ne siano 900 questi serbatoi e sta diventando difficile continuare a stoccare queste acque utilizzate per cercare sempre di continuare a raffreddare i reattori e così, il governo giapponese, ha deciso di versare nell’oceano Pacifico questi residui parzialmente radioattivi andando contro alle varie associazioni ambientaliste, aziende che si occupano di pesca ecc. Secondo loro queste acque non sarebbero un grossp problema e non nuocerebbero nè gli esseri umani e neanche la fauna. Di seguito troverete il link che vi porterà direttamente alla notizia ben dettagliata. https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/acqua-radioattiva-fukushima-scarico-mare/?fbclid=IwAR3iYCLFpyKZ728eC1j7ROHvVAB8L4FhhwoxuesMykIWqeW0SA-IhzULnVM

16 Aprile 2021. L’eruzione in atto nell’isola caraibica di Saint Vincent sta apportando enormi quantità di anidride solforosa nell’atmosfera. Tali sostanze, unitamente a ceneri vulcaniche, si stanno spingendo verso ovest. Hanno dapprima raggiunto il sud Africa ma, ad oggi, da immagini riprese dai satelliti, risulta che abbiano raggiunto finanche l’India. Gli studiosi, per adesso, hanno escluso effetti sul clima globale ma è ancora presto per poterlo dire. Ciò ci fa capire le correnti in quota fin dove possono sospingere sostante gassose e non. Ciò si è anche verificato quando, nel 2009, ci fu il famoso disastro nucleare in Giappone ed, alcuni decenni prima ed anche quello di Chernobyl che riuscì ad invadere l’Europa dell’est ma anche l’Italia.

18 Aprile 2021. Leggo, dall’Ansa, la notizia riguardante il distacco dell’iceberg più grande del mondo (avvenuto nel 2017) e che oggi risulta in parte disciolto e frantumato! 6000 kmq di estensione quando era integro per un milione di tonnellate di peso stimato oggi non è più nemmeno monitorato vista la situazione attuale. La mutazione climatica mostra tutta la sua potenza drammatica. Tra le notizie odierne aggiungo anche i nuovi DPCM che fanno cambiare colore quasi a tutte le regioni. Per la Campania si passa da una lunga fase rossa ad arancione. Personalmente il colore assegnato è solo fittizio per i cittadini che , senza benchè minimo problema, bivaccano, passeggiano, formano assembramenti spesso senza mascherine per le strade della città con le Forze dell’Ordine che si limitano a disperdere gli assembramenti ma, che dopo pochi minuti, si riformano nello stesso posto. Avranno queste disposizioni con buona probabilità. Solo alcune determinate attività comemrciali, e non sono poche, sono penalizzate dalle chiusure mentre, la completa irresponsabilità delle persone, regna sovrana. Domani riprenderà anche in presenza la scuola (tutta) e, sempre personalmente, penso sia un altro passo falso inutile giacchè mancano poco meno di un mese alla fine delle attività didattiche. Perchè rischiare alle fine della corsa? Già ci sono dei casi di contagi nelle elementari e forse anche in altre scuole. Ora mettiamo in mezzo anche le superiori? Adesso conta il turismo con la sua ripartenza e non conta più nulla. Si stanno facendo gli stessi errori dello scorso anno. Che Dio ce la mandi buona!

20 Aprile 2021. Dalla pagina Facebook Geopop mi ha colpito molto questa bellissima spiegazione dei fulmini durante un’eruzione. E’ uno spettacolo nello spettacolo in quanto già c’è l’eruzione che basta di suo ma, se si mettono anche i fulmini, diventa tutto più suggestivo. In sintesi, il fenomeno avviene in primis durante le eruzioni esplosive. I materiali vengono sparati in cielo a velocità molto elevate e con violenza. Questi fattori determinano uno sfregamento delle particelle di cenere che si caricano positivamente o negativamente. Il fulmine si genera quando la separazione della carica diventa troppo grande perché l’aria possa resistere al flusso di elettricità così, il fulmine, squarcia poi la nube vulcanica per collegare le particelle caricate positivamente e negativamente.

22 Aprile 2021. Dal sito www.storienapoli.it leggevo la storia delle terme Sinuessa tra Mondragone e Cellole sul litorale Domizio in provincia di Caserta. Mi è capitato di andare in quella zona con ua barchetta a remi e la città sommersa, si riesce anche a vedere. Spettacolo suggestivo. Bella anche la storia della zona e suggerisco di cliccare sul link https://storienapoli.it/2020/06/11/sinuessa-citta-abbandonata-mondragone/?fbclid=IwAR066sbSRABAKuiWSwh0Sbz9wHDSbBUqMUuPuNWD87Zu3NU_w31xDa72-_U

27 Aprile 2021. Segnalo un malfunzionamento dei server di Aruba che non ricevono più i dati delle mie stazioni meteo. Lo stesso problema ho appena notato che c’è anche per la rete Meteoabruzzo e Caputfrigoris. Pertanto i dati sono fermi alle 19,00 circa di oggi. Alle 23,10 è ancora tutto fermo.

01 Maggio 2021 – Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.8 è stata registrata alle 10:27 ora locale (le 3:27 in Italia) davanti alla costa centro-orientale del Giappone, nella stessa zona del sisma di magnitudo 9 che nel 2011 (insieme al successivo maremoto) causò oltre 18 mila vittime e il disastro nucleare di Fukushima. 
    Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il terremoto ha avuto ipocentro a circa 60 km di profondità ed epicentro a 38 km da Ishinomaki, città della prefettura di Miyagi nella regione di Tohoku, sull’isola Honshu. La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione, ma non si hanno al momento segnalazioni di danni a persone o cose né è stata emessa alcuna allerta tsunami. (ANSA). 

4 maggio 2021. Sebbene la pressione atmosferica sia una delle variabili più importanti in meteorologia, non se ne parla quasi mai nei media, che preferiscono altre variabili come la temperatura o le precipitazioni. In passato i barometri e la misurazione della pressione erano molto popolari. Tutti ricorderemo il grande generale Bernacca che indicava il barometro analogico che indicava la pressione ed il conseguente tempo in quel momento. Per definizione la pressione atmosferica (P) in qualsiasi punto della superficie terrestre è uguale al peso esercitato da una colonna d’aria di sezione unitaria (1 m2 di superficie) che si estende fino alla sommità dell’atmosfera, che possiamo fissare a 300 km di altitudine. Nel Sistema Internazionale, l’unità di misura della pressione (P) è l’ettopascal, che a sua volta è equivalente al millibar (mb). È anche comune esprimere la pressione in millimetri di mercurio (mm Hg). Inoltre, in riconoscimento al matematico e fisico italiano Torricelli, la pressione corrispondente a un millimetro di mercurio è, per definizione, pari a un torr. Per capire l’importanza del valore della pressione atmosferica, c’è da capire qualche semplice concetto: I cambiamenti della pressione atmosferica in un intervallo di tempo (cronologico), anticipano i cambiamenti a breve termine delle condizioni meteorologiche. Questa informazione era particolarmente preziosa ad esempio per chi viaggiava via mare, o per gli agricoltori. Per questo i barometri ebbero una ottima accoglienza. Quando la pressione inizia a calare, semmai anche in maniera veloce, significa che è in atto un cambiamento repentino del tempo dal bello a perturbato. In buona sostanza, la pressione in calo è un prevviso dell’arrivo di perturbazioni più o meno intense spesso temporalesche e quindi violente. Un ulteriore calo sta ad indicare anche forti burrasche di vento. Oggi, con l’evoluzione delle previsioni, molto più seguite dalla massa anche in virtù della nascita delle varie app e siti, mostrano dati più fruibili ed interessanti per l’utente finale. Si parla molto di temperatura, presenza o meno di piogge e vento ma non più di pressione con annessi dati indicati nelle mappe che ci mostrano in tv in base alle zone. Per quelli più appassionati è opportuno avere un barometro in casa sia analogi che digitale che mostrano entrambe l’andamento meterologico. Aldilà di quanto sopra detto, è molto importante tener presente che il tempo narrato nei vari spot televisivi, od anche ciò che viene mostrato nelle app sui cellulari, restano sempre e comunque delle PREVISIONI e non sono ancora CERTEZZE. Ciò mi viene da specificarlo perchè, sempre più spesso, sento o leggo di persone che si “lamentano” se ciò che viene appunto previsto, magari non accade. Nonostante tutta la tecnologia, e la miriade di dati raccolti per produrre poi la previsione finale, non sono mai abbastanza per dare un’esatta visione del tempo che verrà. La natura resta ancora molto imprevedibile così come accade ad esempio, con i terremoti. Alle volte capita che determinate zone non vengono neanche lambite da una perturbazione rispetto ad un’altra. Vengono fatte su larga scala e non è ancora possibile dare una precisione al chilometro. Mi è capitato di vedere momenti in cui, a casa mia, il cielo era coperto senza una goccia di acqua mentre, anche a 200 mt di distanza diluviava. Altra cosa interessante è quando c’è alta pressione generata da forti anticicloni, spesso di matrice africana, con valori di pressione anche superiori ai 1030 hpa, tengano ben lontane le perturbazioni atlantiche per svariati giorni. Non appena l’anticiclone cede alla spinta di queste correnti occidentali, poi si ha il cambio deciso del tempo. Ultimamente accade anche che, l’anticiclone africano riesca a soppiantare quello delle Azorre che, per la sua caratteristica, era in grado di mitigare di più il forte calore proveniente direttamente dalle bollenti sabbie del Sahara in Africa.

5 Maggio 2021. Interessante ricerca e sperimentazione da parte del colosso Google per prevenire, o meglio, avvisare la popolazione sull’arrivo di un’eventuale sisma grazie ad una rete di cellulari con sistema operativo Android dislocati in tutto il mondo. Punto di arrivo è di avvisare la popolazione, seppur con un margine momentaneo di una manciata di secondi, l’arrivo di una scossa di terremoto con l’intento di far mettere in salvo le persone. Tutti i dettagli del progetto li trovi qui: https://www.focus.it/scienza/scienze/terremoto-google-allerta-sismografi?fbclid=IwAR3iLK8laddOsxzvgyRkcKuISx5X_MCU-HrUVld_ANDpv42ea89MnT2JUXY

5 Maggio 2021. Leggo, dalla pagina Mapsism su Facebook, che suggerisco di seguire dagli appassionati, il seguente post inerente lo sciamo sismico in atto sul Vesuvio che ora vi mostro: VESUVIO: SCIAME SISMICO IN ATTO – spieghiamo cosa è successo. Dalla notte scorsa sono stati registrati 13 eventi sismici localizzati tra i 100 e i 600 metri di profondità, con epicentri localizzati in corrispondenza del Gran Cono del Vesuvio.In molti si stanno preoccupando perciò cerchiamo di fare chiarezza.Sciami sismici simili sono assolutamente normali e non sono il preludio di un’eruzione vulcanica.In effetti gli ipocentri localizzati quasi in superficie possono far paura e far credere ai profani in materia che un’eruzione sia imminente ma in realtà non c’è nulla di cui preoccuparsi quando avvengono terremoti così superficiali.Attraverso alcuni studi sappiamo inoltre che da decenni l’area del gran cono del Vesuvio è interessata da fenomeni di “subsidenza”, cedimendo o sprofondamento. Questo lento sprofondamento (assolutamente normale) è causato dalla sedimentazione e dal compattamento dell’edifico vulcanico.In altre parole ci sono depositi meno coerenti e consolidati rispetto ad altre zone del vulcano.Gli sciami sismici del Vesuvio dovrebbero destare preoccupazione solo se localizzati a grandi profondità.Sappiamo infatti che la camera magmatica è posta a circa 8-10 chilometri di profondità e che più in superficie non esiste un seconda camera magmatica.In merito a quest’ultimo aspetto le tomografie sismiche e le analisi geochimiche hanno evidenziato la presenza del sistema idrotermale del vulcano intorno ai 3-4 km di profondità, il quale talvolta è responsabile di alcuni sciami con ipocentri posti a queste profondità (quindi più profondi rispetto allo sciame di oggi).Ragion per cui possiamo stare tranquilli.Un’eruzione del Vesuvio sarà anticipata da segnali chiari e inequivocabili.La speranza è di avere il tempo necessario per effettuare le evacuazioni del caso.

8 Maggio 2021. La Protezione Civile informa che un razzo in caduta libera e dieci regioni italiane del Centro-Sud in allerta. Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna potrebbero essere interessate dalla caduta di frammenti del razzo spaziale cinese ‘Lunga marcia 5B’.La previsione di rientro sulla terra è fissata per le ore 2:24 del 9 maggio, con una finestra temporale di incertezza di circa 6 ore, avanti o indietro sull’orologio. Il consiglio della Protezione civile è di stare al chiuso e non in luoghi aperti dal momento che “è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici”.Protezione civile: rientro incontrollato razzo cinese: “Remota possibilità frammenti sull’Italia”06 Maggio 2021.Le previsioni di rientro, rileva la Protezione civile, saranno soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento dello stesso razzo e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare. Nell’intervallo temporale considerato sono tre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l’Italia.Il tavolo tecnico – composto da Asi, (Agenzia Spaziale Italiana), da un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa – Coi, dell’Aeronautica Militare – Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni – continuerà, insieme ai rappresentanti delle Regioni potenzialmente coinvolte, a seguire tutte le operazioni del rientro, fornendo analisi e aggiornamenti sull’evoluzione delle operazioni.”Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica – sottolinea la Protezione civile – è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti”.Razzo cinese fuori controllo: si teme una pioggia di detriti al rientro sulla terra04 Maggio 2021Si consiglia, comunque, indica il Dipartimento, “di stare lontani dalle finestre e porte vetrate; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici; all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti; è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto; alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti”.

9 Maggio 2021. Apprendo dalle principali testate giornalistiche, ma anche dalla pagina facebook “Geopop” che, il famoso razzo cinese, ha finito la sua corsa nell’oceano Indiano nei pressi delle Maldive. Come giustamente hanno scritto ieri pomeriggio su Geopop, la possibilità che il razzo avrebbe potuto distruggersi in parte sulle zone del centro-sud Italia, era molto remota e così è stato. Ancora una volta abbiamo assistito ad un tipo di giornalismo più sensazionalistico che di informazione. Ciò accade molto spesso perchè sappiamo bene che la forza di “pilotare” la mente delle persone verso una determinata direzione scrivendo articoli non proprio precisi, è sempre forte. Un pò come quando c’è un brusco cambiamento del meteo che viene trasmesso ai lettori in maniera alle volte catastrofica. E’ sempre più importante affidarsi ad un’informazione sicura. La faccenda razzo si può dire che è conclusa.

15 Maggio 2021. Interessante articolo su Focus che spiega di chi sarebbero state le responsabilità nel momento in cui, il frammento del razzo cinese, fortunatamente caduto nell’oceano indiano, su chi sarebbero gravate. Di seguito il link: https://www.focus.it/scienza/spazio/che-succede-se-un-razzo-ti-cade-sulla-testa?fbclid=IwAR0vVAaFNCbUN5K-FXxViW4BYkjSHXvqls1o3dR1L2slGy8E22TRZ-T9-D4

21 Maggio 2021. Notizia di rilievo di oggi è la forte scossa di terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito la provincia nord-occidentale cinese di Qinghai e confermato dall’Istituto geologico americano Usgs. È di almeno un morto e 8 feriti il bilancio di una serie di scosse sismiche che ha colpito la contea di Yangbi Yi, nella provincia cinese sudoccidentale dello Yunnan. Non è stato l’unico evento forte in quanto sono stati registrati altri due a poca distanza di magnitudo 5.0 e 6.1. Come accade in questi casi, è in tatto uno sciame sismico rilevante. A quanto pare la profondità del primo sisma è stata anche piuttosto ridotta.

22 Maggio 2021. Anche in Congo ora c’è un’eruzione vulcanica in atto. Il vulcano in questione è il Nyiragongo. leggo che ci sono ancora notizie poco precise ma l’attività sembra sia piuttosto abbondante. Le caratteristiche del vulcano sono un’altezza di 3500 metri ed al suo interno, è presente un lago di lava che trabocca non appena si riempie l’invaso. Nei giorni scorsi anche l’Etna e lo Stromboli hanno ripreso, seppur per breve tempo, la loro attività. Piccolo aggiornamento: L’Etna ha ripreso la sua attività parossistica. Anche lo Stromboli sta proseguendo la sua attività eruttiva con la cosiddetta sciara di fuoco con i materiali che scendono direttamente dal cratere verso il mare.

23 Maggio 2021. Aggiornamento sull’eruzione in Congo. Dal sito dell’Ansa leggo quanto segue: Decine di migliaia di persone, prese dal panico, per tutta la notte hanno cercato di fuggire con ogni mezzo possibile la città di uno, forse due milioni di abitanti, incalzata da sabato sera da uno tsunami di lava fuoriuscito dall’enorme cratere. A migliaia sono fuggiti nel vicino Ruanda. Un esodo alimentato dalla memoria delle due ultime eruzioni del monte Nyiragongo del 1977, che travolse nella lava incandescente numerosi villaggi uccidendo 600 persone, e del 2002, che si prese la vita di almeno 250 persone, per lo più asfissiate dai gas tossici. Domenica mattina la lava si è fermata alla periferia nord della Città e molte delle 6-7.000 persone che durante la notte erano fuggite nel vicino Ruanda, trascorendo la notte nelle strutture messe loro a disposizione, soprattutto scuole, sono tornate lentamente verso le loro case. salvi anche i turisti in visita al Parco dei Virunga, santuario dei gorilla di montagna.

27 Maggio 2021. Leggo or ora una notizia che riguarda la zona di Agnano – Pisciarelli nelle immediate vicinanze della città di Napoli. La zona, ben conosciuta per le fumarole ed un’attività vulcanica sotterranea, pare stia mostrando dei fenomeni piutosto pericolosi e monitorati e studiati da un pool di scienziati. Di seguito il link per leggere la notizia completa pubblicata sul sito de “il Corriere della Sera”: https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/21_maggio_27/campi-flegrei-scienziati-via-pisciarelli-puo-esplodere-si-rischiano-anche-morti-7ea22b12-beeb-11eb-9d88-22781edb78d7.shtml?fbclid=IwAR1f6_GxMTOBtORYMWu26h7AXnG9o7vx43ivoXdVzOcJ3jkVdxS8-xmPVUo

24 Luglio 2021. E’ da un pò che non scrivo in quanto non ho avuto particolari spunti però, oggi vengo spinto da alcune notizie. La prima riguarda le manifestazioni in varie città italiane contro il green pass. Può sembrare una dittatura, così come dicono alcune persone non convinte dei benefici dei vaccini e non contente delle restrizioni a cui andremo incontro nelle prossime settimane. Personalmente, come ho detto tante altre volte, non siamo tutti esperti di virologia e non siamo tutti scienziati che possiamo decidere la validità del vaccino. Molti di noi, come me, ci affidiamo a ciò che ci viene detto tramite i media ed io, cerco di ascoltare o leggere informazioni da fonti quantomeno più affidabili. E’ vero che i giornalisti ci informano su ciò che fa comodo a loro, allo Stato, ai politici ecc. però, un fondo di verità , seppur ridotto, c’è. La forte ripresa dei contagi, tralasciando gli europei di calcio, si stanno diffondendo in tutto il mondo a ritmi molto rapidi. Finache l’avvio delle Olimpiadi in Giappone ci osnoi stati tanti contagi e stop al pubblico. A distanza di un anno e mezzo dire che sono tutte manovre politiche e non solo, mi sembra ancora assurdo in quanto i morti continuano ad aumentare e gli ospedali, in periodo di forte stress, erano zeppi di malati. In condizioni normali non mi pare che ci siano condizioni così critiche quindi? Bisogna fare ancora tanta attenzione perchè non è finito niente anzi! La seconda notizia invece che mi ha portato a scrivere queste due righe, è il clima che stiamo subendo oramai da settimane. Fatta eccezione delle scorsa settimana che ci ha regalato qualche giorno di tempo relativamente più fresco, grazie alle correnti di maestrale provenienti dall’Atlantico, siamo ripiombati nell’anticiclone africano che ha già abbondantemente martellato a Giugno ed anche in questo mese però, per curiosità, sono andato a controllare i dati climatici e di umidità dello scorso anno ed ho notato che, negli stessi giorni, cioè dal 20 al 24 luglio ad esempio, addirittura nel 2020 le temperature erano più basse di quelle riscontrate quest’anno. Solo l’umidità è stata più o meno simile e quindi, elevata. In verità mi aspettavo di peggio ma sono rimasto abbastanza sorpreso. Questo potrebbe significare che il clima è cambiato ma, come spesso accade, abbiamo la memoria corta me incluso. Ecco perchè dal 2012 ho iniziato a segnare su un foglio di calcolo, tutti i dati climatici della mia zona e, nel corso del tempo, questo foglio si è poi ampliato con dati di altre località. Oramai l’estate, troppo spesso, ha questi connotati torridi ed afosi e la bonanima dell’anticiclone delle Azorre è quasi sparito essendo schiacciato da quello africano che “butta” aria rovente direttamente da Sahara. Molto peggio subiscono le due isole maggiori ed, alle volte, il nord Italia a causa della mancata ventilazione che c’è al centro sud e zone tirreniche grazie all’influenza del mare. D’altronde sappiamo bene che, tutte le zone più interne, localmente hanno valori climatici ben superiori a quelli delle coste e, spesso, vengono superati i record storici. Tutto questo forte riscaldamento, unitamente al forte irraggiamento solare, poi saranno da innesco, quando arriveranno correnti fredde dal nord Europa, ai famosi temporali estivi che, spesso, si presentano sottoforma di vere e proprie tempeste con la possibilità di eventi vorticosi, da non confondere con i down burst e grandine di grosse dimensioni. Non a caso, in alcune province del nord, proprio oggi, sono state bombardate da questi fenomeni grandigeni e con grossi accumuli anche di pioggia. Vercelli e Novara risultano le province più colpite con danni ingenti ma non sono le uniche. Nei giorni scorsi però, la Germania, la Svizzera e finanche la Cina, sono state colpite da alluvioni con danni e morti. In Cina si parlava di apporti precipitativi ben oltre i 600mm mentre in Europa, allagamenti, danni e decine di morti hanno funestato questa estate. In Italia, al sud per essere più precisi, per la prossima settimana si parla di temperature ancor più torride di quelle già avute…le proiezioni parlano di 38 gradi….speriamo che qualcosa, strada facendo cambi, mentre per i primi di Agosto, l’estate avrà un piccolo arresto proprio per l’arrivo dell’aria fredda come detto in precedenza. Staremo a vedere ed intanto, ci sarà ancora da soffrire per l’afa opprimente talvolta non ridotta nemmeno grazie all’uso dell’aria condizionata. E’ estate ed è vero, però così è una tortura. A presto.

11 Agosto 2021. Ritorno a parlare delle temperature torride e dell’anticiclone africano in quanto, in questa seconda decade di Agosto, sta succedendo di tutto. A partire dagli incendi che stanno devastando la Sardegna, la Sicilia, la Calabria che risultano ad oggi, le regioni più devastate con centinaia di ettari di vegetazione, talvolta anche in zone protette, ridotte a cumuli di cenere. Distruzione anche di abitazioni, aziende, decine di capi di bestiame: l’inizio di un’apocalisse. Complici sono senza dubbio le temperature torride ma, sentendo un ufficiale dei Vigili del Fuoco in tv diceva che, solo il 2% dei roghi può avvenire per autocombustione mentre tutti gli altri sono di origine dolosa oppure generati da qualche fulmine caduto in zone arse durante un temporale. Non se la cavano meglio altri paesi del mondo: Anche la Grecia brucia senza pietà, il Sud Africa, le Americhe, l’Australia e le zone più remote della Siberia. Addirittura è stata mostrata un’immagine satellitare dove erano ben evidenti tuti i roghi attivi sull’intero pianeta. Poi, anche i tg, negli ultimi 3-4 giorni, stanno martellando non poco sulla questione ambientale e su ciò che sta accadendo. Oltre questi mega roghi, ci sono anche eventi opposti come le inondazioni. Basti vedere in alcune regioni della Cina la scorsa settimana cosa è successo. Anche lì danni incalcolabili e svariate vittime. E sempre di piogge, le scorse due settimane il Nord Italia è stato bombardato da piogge alluvionali. Particolarmente colpiti il Piemonte e la Lombardia e parte del Veneto mentre il sud, è totalmente a secco da settimane. Secondo l’ONU, in una recente tavola rotonda, ha stabilito che il processo di distruzione del nostro pianeta a causa del cambio climatico sempre più vasto ed evidente, ad oggi non è più controllabile e gli scenari futuri mostrano eventi sempre più violenti e catastrofici. A quanto pare, secondo loro, anche se si ponessero da subito forti cambiamenti, i risultati sarebbero quasi nulli. Di mio spero che si sbaglino però penso che di vero ci sia anche troppo. Prima di passare all’altro tormentone di questa assurda estate, vorrei segnalare i 48,8° registrati a Floridia in provincia di Siracusa. Tale record è stato omologato addirittura come record Europeo! Ma anche i 33,7 e 34,9 di due zone montane dell’Abruzzo che seguo sempre: Pescasseroli e Villetta Barrea. La prima è una zona che questi gradi non li vedeva da anni per quello che ne so io e gode di un’escursione termica incredibile nel senso che, tra la notte ed il giorno, si può assistere al cambio di due stagioni opposte….nei giorni scorsi è stata registrata una minima di 3,1 mentre, di giorno, ad eccezione di oggi, si viaggiava intorno ai 26-27°. Poi l’ondata di caldo ha investito anche quelle zone senza pietà. A Napoli città dove abito io lato mare, oggi 35,7° e non è poco visto che c’è l’influenza del mare ed i 195 mt. S.L.M mentre , in alcune zone interne nei paraggi di Napoli, i gradi hanno superato la quota 40. Chiudendo la parentesi meteo è doveroso parlare, seppur in breve, della questione greenpass e contagiati. Mentre la maggioranza già ha scaricato la certificazione( si parla di 20 milioni di richieste in soli 3 gg), dall’altra c’è la diatriba sull’uso in determinati luoghi pubblici. Tanto per cambiare sul piede di guerra, e forse stavolta giustamente, ci sono ancora una volta i ristoratori i quali non accettano che loro debbano fare i controlli alla loro clientela verificando dati personali e greenpass. Lo Stato contrabatte dicendo che, le Forze dell’Ordine, non possono distogliere la loro attenzione dal controllo del territorio soprattutto in questo periodo e che , nel caso, faranno solo dei controlli al campione. I trasgressori, e tutti coloro in possesso di tale permesso falso (anche questo si può avere di contrabbando), saranno sanzionati pesantemente. Insomma: l’estate 2k21 è davvero un gran casino ed è partita male per certi versi e spero che non finirà anche peggio. La situazione contagiati invece non è poi così tranquilla. Molti i giovani colpiti dal virus e, un paio di regioni italiane, pare la Sicilia e la Sardegna, siano in bilico tra la libertà della zona bianca con quella gialla. Al via libera anche i vaccini per i più giovani senza prenotazioni. Lo Stato sta cercando in qualche modo di vaccinare il più possibile tutti. E’ l’unica arma per contenere una possibile nuova ondata di contagi cosa che già accade in India, Brasile e nord America.

28 Settembre 2021. L’estate,ad oggi,sembra parzialmente finita anche se, nonostante la stagione autunnale sia iniziata, continuano condizioni di tempo diciamo “fuori norma” ma, oramai, siamo tutti consapevoli del fatto che il clima sta cambiando anzi: è cambiato e non poco. Come già detto in altri articoli, durante questa estate abbiamo assistito a fenomeni naturali che hanno compito e devastato quà e là tutto il mondo a partire da incendi incontrollati a piogge alluvionali senza contare anche a picchi di temperature mplto elevati che, in determinati luoghi, hanno ben superato alcuni record e media stagionali. Anche se ho menzionato piogge alluvionali, per contro, non sono mancati periodo siccitosi che hanno desertificato e prosciugato molte zone dell’Italia e non solo. parlando dei fatti di “casa nostra”, è eloquente il costante scioglimento dei ghiacciai, al prosciugamento di corsi d’acqua, anche imporatni. Basti vedere lo scenario del fiume Po che, in molti casi, si è praticamente prosciugato. Anche diversi bacini artificiali, utilizzati per la produzione di energia elettrica, vedono i livelli abbassati di diversi metri. la famosa diga di Ridracoli, per citarne una, mostra un calo del livello del bacino abbastanza significativo. E’ pur vero che, durante l’inverno, spesso si riempie fino all’orlo lasciando tracimare poi la quantità di acqua dalle apposite paratie. Nel mese di Settembre si sono avvicendate diverse perturbazioni atlantiche che hanno dato apporti di precipitazioni anche abbondanti ed, in certi casi, ben oltre i limiti normali totalizzando accumuli che di solito, nelle zone colpite, corrispondono a livelli pluviometrici di un mese od anche due. Ciò si è manifestato particolarmente in alcune regioni del nord Italia ma anche in zone nelle immediate vicinanze o quasi. Svizzera e Germania ne sanno qualcosa. Di seguito indico un link interessante che mostra un pò i dati di questa estate molto calda e, localmente, siccitosa. Il link da consultare è il seguente: https://www.iconaclima.it/approfondimenti/estate-2021-italia-seconda-piu-calda-sud-e-siccita-nord-est/

19 Ottobre 2021. Capita sempre più spesso di citare il termine “ottobrata” in questo mese e ciò ha un significato storico. Nello specifico sta ad indicare le belle giornate piuttosto soleggiate con temperature gradevoli che mettono voglia di restare il più possibile all’aria aperta. Inizialmente questo termine veniva usato nel Lazio, in particolare a Roma, per riferirsi a un tipo di scampagnate autunnali, solitamente domenicali, per approfittare delle belle giornate d’autunno. Poi quel termine si era esteso oggi proprio per indicare splendide giornate di ottobre all’insegna del bel tempo. Tali gite però si svolgevano anche di giovedì dagli abitanti di Roma nelle campagne intorno la città fino al Novecento, fino a quando Roma ha iniziato a crescere di dimensioni trasformandosi poi in una grande estensione di aree urbane. Le gite avvenivano in piena vendemmia, ed erano delle vere e proprie feste legate a questo particolare momento dell’anno. Si partiva a bordo di carretti e ci si recava in campagna, che a quel tempo circondava il centro storico. Una volta in campagna iniziava la festa, a suon di musica – chitarre, nacchere e tamburello e accompagnata da abbondante cibo e vino come normalmente i susa fare anche oggi. Dal punto di vista meteo queste condizioni di tempo stabile non si limitano certo alla sola regione del Lazio, ma sono comuni in molte aree dell’Italia. Il mese di ottobre nel Mediterraneo, è un mese turbolento dal punto di vista meteo. I mari sono ancora molto caldi e le perturbazioni possono spesso scatenare eventi di forte maltempo. Del resto anche in quest’anno abbiamo visto a eventi di maltempo che hanno causato inondazioni e danni. Un esempio l’abbiamo avuto ad inizio mese in Liguria, con piogge record (è stato sfiorato il record europeo di pioggia in 24 ore, con quasi 1000 millimetri caduti al suolo), o quanto accaduto fra il 13 ed il 14 ottobre in Sicilia ma, anche in alcuni regioni europee hanno subìto la stessa sorte come già scritto nel post precedente. A queste fasi di maltempo si alternano però parentesi di stabilità, come quella che sta vivendo buona parte dell’Italia questa settimana. Sono giorni di tempo stabile e soleggiato, con temperature miti che in certi casi possono spingerci a tirare fuori dall’armadio vestiti estivi. C’è da dire anche che le ottobrate sono state anche più lunghe del dovuto. Quest’anno, per fortuna, c’è stato il crack dell’estate con temperature invernali che hanno apportato un forte calo termico, nevicate copiose in quota e piogge. La settimana scorsa, assieme a questa prima parte di quella in corso, stiamo comunque osservando questo fenomeno ma che durarà ancora poco in vista della nuova perturbazione in arrivo.

27 Ottobre 2021. In questi ultimi giorni il maltempo ha flagellato la Sicilia e, marginalmente, la Calabria con precipitazioni alluvionali che hanno anche un pò “oscurato” il forte vento che ha investito le aree. In giro si è parlato di uragani, tempeste tropicali e via discorrendo ma vedo che il discorso è un pò distorto partendo dalle notizie meteo diffuse dai TG nazionali. Io non sono un esperto ma solo un appassionato della materia in questione e mi affido, e istruisco, scegliendo fonti che a mio avviso, sono gestite da persone che sembrano più che esperte e che non fanno il famoso “terrorismo meterologico” come da diversi anni a questa parte assistiamo un pò tutti. D’altronde è innegabile che la maggioranza delle persone oramai sono molto attente alle previsioni giornaliere e, troppo spesso, si affidano alle innumerevoli app che ci sono di default in ogni dispositivo mobile che, a mio modesto parere, lasciano il tempo che trovano. Già le previsioni sono appunto “previsioni e non certezze” come sostengo da anni…..figuriamoci le app! C’è qualche eccezione su quelle che funzionano in tempo reale ma le altre, vanno sui modelli matematici che hanno una percentuale di errore più alta. Io, personalmente, faccio capo a tre-quattro siti dove posso vedere le immagini dal satelliti, le fulminazioni in tempo reale, le piogge quasi in tempo reale ed i venti. Segeundo un pò il movimento delle perturbazioni, riesco in qualche modo ad avere un’idea di ciò che sta per arrivare. Superando ora questa premessa, di seguito troverete una spiegazione ai fenomeni accennati all’inizio presa da una pagina Facebook di “Tornado in Italia” che seguo con attenzione e dove ho capito ed imparato molte cose. Gli esperti di questa pagina, che suggerisco di seguire, iniziano subito col dire che non vi è stato alcun uragano e la spiegazione è la seguente:

28 Ottobre 2021. Gli uragani sono un profondo centro di bassa pressione che ha il suo minimo al centro, nell’occhio, intorno al quale ruotano i venti (in senso antiorario nell’emisfero nord). Hanno un diametro che va da alcune centinaia di km a quasi 2000km e si formano esclusivamente negli oceani dove la temperatura dello strato superficiale dell’acqua supera i 26 gradi.Già da questo possiamo capire che una roba di simile dimensioni e con mari così caldi non potrà mai formarsi in Italia.Possiamo parlare di ciclone mediterraneo in questo caso. Ciclone è utilizzato per indicare un centro di bassa pressione intorno a cui i venti (nel nostro emisfero) ruotano in senso antiorario. Si dividono in cicloni tropicali, che vengono chiamati uragani quando il vento supera i 120km/h, e cicloni extra-tropicali, più comunemente chiamati “depressioni”. Il centro di bassa pressione intorno a cui ruotano i venti, non è più caldo delle zone circostanti come invece accade nei cicloni tropicali. Il diametro va da diverse decine di km a poche centinaia.Nel nostro Mediterraneo, specie nei mesi autunnali, si possono formare cicloni che hanno caratteristiche in parte tropicali (come il cuore caldo) ed in parte extratropicali. Questi vengono chiamati TLC, Tropical Like Cyclones. Oltre ciò servono altri parametri da valutare come la velocità del vento, lo shear cioè la vorticità in quota , la baroclinicità. Deve inoltre rimanere tale per 6 ore almeno per aver tale nome.PS. Questo TLC potrebbe però svilupparsi tra Giovedì e Venerdì, dopo una sfilza di falsi annunci proclamati dai media. Quello che però più importa, al di là delle condizoini tropicali che potrebbe avere il vortice, è che avremo ancora una volta il rischio di forti piogge tra Calabria e Sicilia. Altra pioggia in arrivo su territori in grave difficoltà.L’evoluzione di questo vortice rimane comunque molto affetta da incertezza vista la particolare conformazione del territorio italiano. Evitiamo però di associare uragani e tant’altro a cataclismi in quanto come visto a Catania e a inizio mese tra Liguria/Piemonte non servono gli uragani per portare enormi disagi. Vi invitiamo come al solito a seguire i canali istituzionali – Tornado in Italia.

7 Novembre 2021. Si arricchisce il sito con la nuova sezione dedicata ai terremoti. I dati provengono dalla strumentazione installata nella località di Montevergine (AV) dove è ubicato il famoso monastero. E’ gestita dall’Associazione Radioamatori di Pozzuoli (NA)che si occupa della manutenzione e del funzionamento dei dispositivi. La location scelta è d’eccezione in quanto i geofoni sono “annegati” in fondo ad un tunnel scavato nella roccia della montagna e sono in grado di ricevere ogni segnale proveniente dalle viscere della terra. I sismogrammi vengono prelevati , previa autorizzazione, dal sito ufficiale dell’Associazione come ben spiegato nell’apposita sezione.

9 Novembre 2021. Cresce ancora il sito con la nuova sezione “webcam”. Al momento vi è un solo dispositivo collegato come prova in pieno rispetto della privacy. Oramai siamo circondati da telecamere che non vengono solo utilizzate a scopo di videosoreglianza ma anche per ammirare panorami o scorci dei più remoti angoli della terra. In questo caso è uno scorcio dalla città di Napoli e lo scopo di questa cam è quello di monitorare in primis le condizioni meteo, caposaldo di questo sito. Lo streaming, connessione permettendo, è in presa diretta h24.

10 Novembre 2021. L’evoluzione e l’ampliamento del sito continua ed ho aggiunto un’altra stazione meteo ubicata a Napoli zona “Vomero Alto”. E’ gestita da un mio carissimo amico fraterno e si aggiunge alle mie due stazioni di rilevamento di Napoli e Baia Domizia.

12-Novembre 2021. Siccome seguo diverse pagine che trattano gli argomenti legati alla meteorologia con l’intento anche di imparare sempre qualcosa di nuovo, ho trovato questo interessante spiegazione su come interpretare i dati dei radar delle piogge ed il loro funzionamento. Di seguito indico il link: https://weatheritalian.wordpress.com/2021/09/27/radar-meteorologici-e-radarmeteorologia-istruzioni-per-luso/?fbclid=IwAR1P0pVx8D5rh2SFpF4liV8EQikjQWgLbo5k1L_XcxouPZ37fUn74faAXps

21 Novembre 2021. Anche se non c’entra molto con la meteorologia, ho trovato in rete questo interessante articolo che parla di un possibile black out elettrico così come accadde nel lontano 2003 quando tutta l’Italia rimase al buio a causa di un cedimento della linea di alta tensione proveniente dalla Svizzera causato dal crollo di un albero di alto fusto sui cavi dell’alta tensione. Questo articolo spiega le probabilità, non proprio remote, di altri eventi del genere. Gli assorbimenti di energia, col passare degli anni, diventano sempre più grandi a causa del massiccio uso di apparecchi utilizzatori come gli elettrodomestici, climatizzatori ecc aumentato, nel secondo caso, dal forte cambio delle condizioni meteo. Stagioni caldissime o freddissime che impongo, a molti, l’uso di apparecchi per il raffreddamento o riscaldamento delle abitazioni o delle attività commerciali. Di seguito il link dove cliccare e leggere la spiegazione per intero presa dal sito “www.ilfattoquotidiano.it : https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/19/non-sono-un-indovino-ma-siamo-vicini-a-un-grande-blackout-ipotesi-assurda-per-nulla/6396634/

22 Novembre 2021. Dato che sul sito ho parlato anche del Covid 19, ho ritenuto opportuno inserire queste ulteriori informazioni prese dall’autorevole sito www.tg24.sky.it riguardanti la correlazione tra la pandemia e la sindemia, termine a me sconosciuto. Suggerisco di cliccare sul link e leggere l’interessante spiegazione. https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/approfondimenti/sindemia-significato?social=facebook_skytg24_link_null&fbclid=IwAR2Bb32iyCYb6WP-JlYeSKr-u_Rcyn1EQRX6sN6TX5IlvUTdj4RDBFHHkzk

23 Novembre 2021. Direttamente dalla pagina social del Comune di Napoli:

41 anni fa il terremoto che devastò l’Irpinia.Una terribile scossa che in un minuto e mezzo distrusse 36 comuni tra Campania e Basilicata..La Regione Campania ricorda, in questa triste data, le 2.735 persone che persero la vita e le centinaia di migliaia di senzatetto che, per anni, si sono dovuti confrontare con una emergenza che sembrava infinita. Un evento tragico che ha segnato profondamente la nostra comunità..Prevedere un terremoto, ossia la data o il periodo in cui si verificherà, non è possibile.Ma sapere se un determinato territorio è a rischio, si può.Oggi conosciamo esattamente la pericolosità delle varie zone della Campania.Prepararsi ad affrontare il terremoto è fondamentale.La sicurezza parte dalla propria abitazione. Se è costruita in modo da resistere al terremoto, quindi adeguata alle norme antisismiche, vi garantirà una maggiore protezione .Una scossa sismica, infatti, provoca sempre oscillazioni, più o meno forti, che scuotono in vario modo gli edifici. Le costruzioni più antiche e non progettate secondo criteri antisismici, potrebbero non sopportare le sollecitazioni future derivanti da un nuovo sisma e mettere a rischio la vita umana. È il crollo delle case che uccide, non il terremoto!Oggi, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti rispettando le normative sismiche.La Regione Campania proprio per agevolare le procedure necessarie all’ottenimento delle autorizzazioni per i lavori finalizzati all’adeguamento antisismico, anche in vista degli investimenti strategici del PNRR e degli interventi soggetti a incentivi Sisma Bonus ed Ecobonus, ha varato “Sismica”, il nuovo portale regionale in materia di difesa del territorio dal rischio sismico.Non rischiare, adegua la tua casa!

Mappa sismica

15 Dicembre 2021. Girovagando come sempre in rete mi sono imbattuto in questo interessante articolo tratto dalla ben conosciuta Geopop. Parlano delle temperature estreme raggiunte in zone del mondo dove, tutti noi, immaginiamo che faccia freddo ma in realtà, da ciò che è emerso da studi poi certificati, non è così. Di seguito il link con la spiegazione scientifica del preoccupante fenomeno: https://www.geopop.it/temperature-da-record-nellartico-38-gradi-a-giugno-la-conferma-arriva-dalla-wmo/

16 Dicembre 2021. La pagina Facebook di Geopop è estremamente attiva con contentuti sempre molto interessanti. Ho trovato la storia del Vesuvio e di seguito vi posto il link per leggerla integralmente: https://www.geopop.it/vesuvio/p1/

19 Dicembre 2021. Nella giornata di ieri è stata registrata una scossa di terremoto con magnitudo di 4.4 con stima iniziale corretta poi a 3,9 il cui epicentro è stato identificato in Provincia di Bergamo, a 2 km E Bonate SottoLa scossa è stata chiaramente avvertita anche a Milano e in gran parte della Lombardia anche in virtù della profondità dell’evento pari a ben 26 km. Molti sanno che la zona è quasi “asismica” ma che in realtà non è così. Tale evento è scaturito dal lento movimento calcolato in un millimetro all’anno della Pianura Padana che risulta nel bel mezzo di due importanti catene montuose: le Alpi e gli Appennini. A quanto pare nessun danno o ferito ma solo lo spavento delle popolazione che ha avvertito il sisma.

28 Dicembre 2021. La storia ci porta al 28 Dicembre del 1908 quando ci fu uno dei più devastanti terremoti in Italia. Fu il terremoto più potente e devastante mai registrato da quando sono nati i gli appositi strumenti per la rilevazione dei terremoti. A quei tempi si usava la scala Mercalli poi sostituita dalla Richter. Distrusse Messina e Reggio Calabria radendo al suolo tutto ciò che era stato costruito. Furono contati circa 80mila morti e la durata dell’evento si attestò intorno ai 40 secondi interminabili ed assolutamenti distruttivi. Il sisma fu avvertito finanche presso l’isola di Ischia, Campobasso e nelle località più vicine della Grecia e dell’Albania! Il sisma ebbe luogo a causa di una lunga faglia che compie dei movimenti sia di allontanamento che di spostamento laterale di grosse porzioni di crosta terrestre. La causa della totale distruzione di tutti gli edifici, tranne due case, è stata stabilita dalla scarsa qualità delle costruzioni a suo tempo fatte in clima di povertà. Anche i danni all’ambiente furono consistenti con un abbassamento del suolo ed addirittura un arretramento delle coste siciliale lato messinese che quelle reggine. Questo provocò anche svariate frane e smottamenti. La natura non si scatenò solo col movimento tellurico valutato, nella scala Mercalli, tra il decimo ed undicesimo grado, ma anche con un devastante maremoto, ovvia conseguenza di un sisma di quella portata con onde calcolate in altezze comprese tra i 6 e ben 13 metri! La zona è sempre ad alto impatto sismico anche in virtù del vicino Etna, oggi più attivo che mai ma anche dal famoso vulcano sommero: il Marsili, struttura che ha un’estensione enorme che lo porta, nella classifica europea, tra i vulcani più estesi nel mondo. Gli scienziati hanno calcolato che la sua estensione è di circa 70x 30 km! Esso si trova al centro tra Palermo e Napoli. La sua altezza è stimata sugli 800mt e si trova a 500 metri sotto il lievello del mare. In caso di eruzione, grazie alla sua profondità, non si avvertirebbero gli effetti se non l’eventuale presenza di materiali vulcanici più leggeri che galleggerebbero poi in seguito all’eruzione. Non è scluso uno tsunami devastante ove mai dovesse esserci un collassamento della parete vulcanica che, in base ai miloni di metri cubi di materiali che potrebbero crollare, la massa in movimenti avrebbe modo di spostare grosse quantità di acqua generando poi onde devastatrici che arriverebbero anche sulle coste laziali e, localmente anche in quelle toscane più a sud.

29 Dicembre 2021. Restando in tema di vulcani e terremoti, dalla pagina facebook di Geopop o, direttamente dal sito ufficiale, è possibile leggere le interessanti notizie sulla storia del famoso vulcano attivo campano: il Vesuvio. Clicca sul link di seguito per leggere tutte le info: https://www.geopop.it/vesuvio/p1/

29 Dicembre 2021. Purtroppo apprendo che i dati dei contagi da Corona Virus oggi sono a livelli preoccupanti. Di seguito lo screenshot preso direttamente dalla pagina del Comune di Napoli.

31 Dicembre 2021. I dati oramai sono allucinanti ed incontrollabili. Non mi voglio soffermare in inutili considerazioni puramente personali ma è sufficiente vedere i dati di ieri divulgati dal Comune di Napoli. Inserisco queste informazioni solo per lasciare una traccia di storia anche qui finchè il sito avrà vita. Vista l’evoluzione della pandemia, gli scienziati stanno iniziando a parlare di “endemia”. Per endemia si intende una malattia contagiosa costantemente presente in un determinato territorio o popolazione il cui numero di casi non sia soggetto a grosse variazioni temporali. Un esempio di endemia è la malaria nei paesi tropicali. Per epidemia si intende invece una malattia con una diffusione delimitata nello spazio e nel tempo, che colpisce un numero di individui nettamente superiore a quanto ci si sarebbe atteso in quel periodo di tempo e in quella zona; può originarsi da un improvviso e insolito sviluppo di una malattia endemica, o dalla diffusione di una malattia infettiva importata da un altro territorio. Quando un’epidemia presenta un’ampissima diffusione e si propaga contemporaneamente in diversi Paesi e continenti di parla invece di pandemia, come nel caso della CoViD-19, provocata dal coronavirus SARS-CoV-2 e dichiarata pandemia dall’OMS l’11 marzo 2020.(fonte info malattie da Focus).

Dati contagi Campania 30 Dicembre 2021
Dati contagi Campania 31 Dicembre 2021

ANNO 2022

1 Gennaio 2022. Innanzitutto buon anno nuovo a tutti i lettori. Di seguito, troverete alcune foto pescate da alcune webcam in rete che mostrano la macroscopica differenza di presenza di cittadini nelle piazze più importanti di Napoli, Venezia e Milano prima e durante la notte di San Silvestro. Oltre a ciò, troverete altre foto prese sempre da alcune webcam che mostrano le particolari condizioni meteo presso la città di Napoli e che hanno caratterizzato la notte del primo dell’anno. Anche tutta la giornata si è mostrata con cielo coperto dovuto ad una vastissima copertura nebbiosa che partiva dalle Baleari fino a coprire tutte le zone costiere dell’Italia a partire dalla Liguria fino alla Sicilia. Aldilà della fitta nebbia, dovuta anche alle condizioni di alta pressione, assenza di vento e temperature miti generate dall’Anticiclone Africano, si è notevolmente infittita a causa dell’esplosione dei fuochi artificiali dalla mezzanotte in poi nonostante l’ordinanza del Sindaco che ne vietava l’uso dalle 16,00 del 31 Dicembre sino alle 24,00 del Primo gennaio 2022. Ciò ha fatto anche aumentare l’inquinamento dell’aria a livelli elevatissimi e difficilmente raggiunti anche nelle condizioni di traffico veicolare più intense e che si sono stabilizzate dopo svariate ore ma restando sempre oltre la media normale anche in serata. Dati inquinamento in tempo reale puoi trovarli qui

7 Gennaio 2022. Considerando che abito in zona ad alto rischio sismico, e non solo io, è interessante sapere cosa fare e cosa no in occasione di una scossa di terremoto. Di seguito il link dove poter cliccare e visualizzare l’intero articolo preso dal sito Geopop che spiega bene il problema e come risolverlo. https://www.geopop.it/cosa-fare-in-caso-di-terremoto/p2/

11 Maggio 2022. Sono diversi mesi che la zona di Pozzuoli, Campi Flegrei, Agnano sono interessate da decine di fenomeni sismici dovuti all’attività bradisismica molto attiva. Molto spesso i tremori sono avvertiti dalla popolazione anche se sono di magnitudo bassa ma, chi abita proprio sopra la zona vulcanica, avverte le vibrazioni della terra anticipate spesso, da boati. Ricordo che i boati nascono dall’incontro delle onde sismiche provenienti dalla viscere della terra con l’aria. Dato che viaggiano a svariati km/h, nel momento in cui vengono a contatto con l’aria, si genera il boato. Attualmente il sollevamento della terra è ben visibile in diverse zone delle aree interessate dal fenomeno, in particolare sulla fascia costiera di Pozzuoli che si mostra radicalmente diversa rispetto ad alcuni mesi fa. Tratti di spiaggia si sono allungati, scogli che non si vedevano, ora sono ben visibili e, la zona della darsena del famoso Rione Terra, mostra tutte le piccole imbarcazioni a secco. Il bradisismo, nel corso degli ultimi decenni, senza tornare particolarmente indietro nel tempo, ha conosciuto due crisi importanti: quella degli anni ’70 ed ’80 fino ad arrivare a quella odierna ripresa con vigore nel 2021 ed attiva ancora oggi. Nel 1970, una parte della zona di Pozzuoli, in particolare quella del Rione Terra, era composta da numerosi edifici che si mostravano in condizioni piuttosto fatiscenti e ciò portò poi all’evacuazione dell’intera zona a causa dei numerosi piccoli terremoti che potevano essere pericolosi per la staticità precaria degli edifici stessi. Anche il sollevamento della terra fù importante: dal 1968 al 1972 fù stimato che, tale fenomeno, iniziò dai 70cm di dislivello fino ad arrivare al metro e 70 del 1972. In quel periodo, grazie alle tecnologie sempre più avanzate di quegli anni, furono installati diversi sismografi proprio per monitorare i tremori e, risultarono utili per registrare poi un sisma più forte della media nel 1970. Nel biennio 1982-1984, il fenomeno riprese vigore e, anche tutta la zona circostante l’area bradisimica (Napoli inclusa), venne interessata dalla crisi. A personale ricordo, vennero istituite anche varie zone a rischio con annessi colori necessari per individuare il rischio più o meno alto. Da li a poco poi, venne decisa la totale evacuazione dell’area di Pozzuoli. Ben presto, la cittadina flegrea, divenne fantasma e ci rimase per diversi anni. Già era un pò compromessa la stabilità di alcuni edifici a causa del famoso sisma dell’Irpinia del 1980, ed il bradisismo, fece poi il resto. Venne costruita, in fretta e furia, la “nuova Pozzuoli” nella zona di Monterusciello. Furono costruiti 600 alloggi (Monterusciello 1) che hanno poi ospitato gli sfollati della cosiddetta zona A . I lavori di costruzione durarono circa un anno e mezzo ma, nel frattempo, tutti gli sfollati, furono costretti ad alloggiare in alloggi di fortuna, quali tende ed alloggi di fortuna. Successivamente, visto l’alto numero di famiglie senzatetto, lo Stato, con apposite ed ulteriori ordinanze, fece costruire ulteriori circa 4000 alloggi di Edilizia Residenziale che costò circa 420 miliardi del vecchio conio. Il progetto venne denominato “costruzione a mosaico”, in modo da semplificare al massimo una veloce e razionale costruzione. Difatti, è sufficiente guardare tale area, quando si percorre la variante 7 bis della domiziana per capire la semplicità del progetto. Si possono notare ancora dei viali con queste palazzine tutte equidistanti tra loro ed in fila le une con le altre e collegate da vialoni. A distanza di 30 anni, tali costruzioni si intravedono a causa della crescita della vegetazione sia esistente che quella che poi è stata aggiunta per “abbellire” l’area. Ad oggi, ancora vi abitano tante famiglie e, nel corso degli anni, ci furono anche numerose polemiche per il veloce dissesto delle palazzine costruite in fretta e, probailmente, con materiali non proprio validi. C’è da dire però, che tutta l’area, venne arricchita da vari servizi, quali scuole, e collegamenti con i mezzi pubblici ed assi viari come la variante 7 bis sopracitata. Per quanto concerne invece l’aspetto dei fenomeni tellurici, è opportuno segnalare quelli più forti avvenuti nel 1983. Difatti la storia narra di un sisma occorso nel 1983, esattamente il 4 Ottobre, che ebbe un’intensità pari a 3,9 ed un altro sisma di magnitudo 3.8 nel Dicembre del 1985 (giorno dell’Immacolata). In tale anno poi, il fenomeno ebbe poi un arresto. Nel corso del 2022, c’è stato un ulteriore sisma di 3,4 che ha messo in serio allarme, tutti gli abitanti della zona di Pozzuoli e limitrofe. Ulteriore esempio reale del sollevamento della crosta terrestre è documentata dal famoso Tempio di Serapide che mostra i segni del suo sollevamento nel corso dei secoli ed anche della banchina del porto che, nella crisi degli anni ’80, si sollevò al punto da non consentire più l’attracco delle navi alla banchina. Fù necessario poi una sorta di ricostruzione per rendere fruibile l’utilizzo del porto. Da segnalare anche, in seguito al susseguirsi dei fenomeni via via più intensi e frequenti, il crollo del valore degli immobili che sono stati venduti anche a prezzi stracciati. Successivamente i valori sono poi di nuovo cresciuti in virtù del ripristino delle palazzine ed anche per il fatto che, un pò tutti, hanno poi “dimenticato” il problema del bradisismo.

7 Luglio 2022. E’ arrivato il momento di parlare un pò di questa estate folle. Folle perchè si è presentata con connotati di stampo africano per il caldo forte o per l’afa opprimente. Il primo pensiero va alla famosa estate del 2003, anno in cui furono battuti svariati record per le temperature torride e per le numerose settimane in cui, la pioggia, quasi non si vedeva. Quest’anno, ci stiamo andando molto vicino al 2003 e, gli studiosi, hanno delle idee abbastanza precise sul perdurare della siccità e delle temperature via via sempre più elevate. A Napoli, città dove vivo, fatta eccezione per qualche giorno di caldo Sahariano, per certi versi migliore per via del basso tasso di umidità (anche del 25%) ma con temperature che, sulle zone costiere hanno raggiunto e superato i 36°, il resto è dominato sempre dall’anticiclone di matrice africana ma, con valori di umidità molto elevati nel corso delle intere giornate. Ciò ha dato una percezione del caldo che, a tratti, ha raggiunto anche i 40° con annessi disagi fisici devastanti. Nelle zone interne, come sempre accade, si è andati anche ben oltre. Ciò è dovuto alla mancanza delle correnti marine che, in qualche modo, mantengono i valori delle temperature relativamente più bassi ma, con un tasso di umidità alle stelle. In altre regiorni italiane, in particolare al nord, questa calura, e le piogge inesistenti, hanno portato al prosciugamento totale di corsi d’acqua imponenti. Basti vedere il Pò, primo fiume italiano, ridotto ad una distesa di sabbia e sassi. L’agricoltura sta subendo danni irreparabili ed incalcolabili ed, anche l’approvigionamento idrico, è in grave deficit per l’assenza della piogge. C’è però da dire che, in estate si sa che il sole ed il caldo sono i padroni assoluti come ovvio che sia ed il problema della siccità va ricercato nelle scarse piogge che dovrebbero esserci durante l’autunno e l’inverno. Pertanto, non si può pretendere di avere un’estate fredda e piovosa perchè, la stessa natura, fatta qualche eccezione, non lo consente da sempre. Curiosa anche la faccenda del completo prosciugamento dei corsi d’acqua. Mi viene spontaneo pensare dov’è che vanno a finire milioni di metri cubi di acqua? In data odierna, erano previsti dei temporali con annesso calo delle temperature. Tali fenomeni, si sono verificati solo nell’alta Campania e, per adesso nulla di più. Nelle zone appenniniche del centro nord invece, tali fenomeni si sono verificati con annessi temporali e piogge più o meno copiose. Anche al nord si sono verificati tali fenomeni nei giorni scorsi, ma che non hanno ridotti il deficit idrico. Forti manifestazioni temporalesche che, in alcune zone, hanno provocato danni ingenti per l’abbondanza di piogge ma anche con grandine di medie-grosse dimensioni, hanno distrutto diversi raccolti, soprattutto quelli che non sono protetti dalle apposite reti anti grandine. Troppa pioggia, e tutta assieme si sa che non fa mai bene in quanto, la terra arida e dura come il cemento, non ha il tempo di assorbire il prezioso liquido che ci scorre sopra velocemente finendo poi in mare. Altro fenomeno assurdo, legato al prosciugamento dei fiumi, è la risalita dell’acqua del mare Adriatico verso i letti dei fiumi oramai arsi. Ciò sta provocando un altro problema, ovvero l’infiltrazione di acqua salata nelle falde con tutto ciò che ne consegue. Siamo appena all’inizi di Luglio 2022 e la situazione è già grave e, in alcune città, è già scattato il protocollo di razionamenti idrico con l’aggiunta del divieto assoluto di innaffiare piante, lavare auto e di tutte quelle attività che impongono l’uso dell’acqua che è necessario se non per l’utilizzo umano. Finache la rete elettrica spesso va in tilt a causa dei forti assorbimenti dovuto all’uso dei climatizzatori che oramai sono quasi in tutte le case. In un modo o nell’altro bisogna anche difendersi da questi fenomeni estremi. Vedremo in seguito come andrà poi a finire.

25 Agosto 2022. Dopo una lunga fase di tempo stabile, afoso ed a tratti bollente, finalmente è iniziato un periodo di tempo instabile durante le ore pomeridiane, e temperature decisamente più gradevoli ed in linea con periodo. Siamo d’accordo che è estate e, per ovvia conseguenza debba far caldo, ma è anche vero che l’anticiclone africano ha martellato per settimane senza tregua. Afa elevata con annessi forti disagi fisici. Sono queste le condizioni climatiche che fanno male a tutti. Fino a quando arrivano quelle bolle di aria calda ma con poca umidità, l’estate è gradevole ma, quando l’afa spadroneggia per tutte le 24 ore, allora i problemi ci sono eccome anche di notte. In queste ultime due settimane circa, correnti di aria fresca dai Balcani stanno regalando un’estate piacevole ma non durerà chissà quanto. Ciò però ha provocato intensi fenomeni temporaleschi che hanno creato disagi e danni soprattutto sulle coste toscane e liguri dove, i forti moti ascensionali generati dai temporali, hanno devastato svariati lidi demolendo strutture e spazzando via tutto ciò che erano gli arredi delle spiagge. Anche al sud i danni sono stati notevoli a causa invece delle abbondantissime piogge quasi alluvionali. Basta poco per immaginare ciò che è accaduto in zone dove il cemento selvaggio e la scarsa manutenzione. Monteforte Irpino, Torre Annunziata, Pompei in forma più lieve, sono state inondate dalle precipitazioni intense, veloci ed abbondanti. Questo tipo di fenomeni non va poi a risanare il deficit idrico in quanto , per la loro abbondanza e violenza, sui terreni aridi e duri, scivolano via a valle e verso il mare e la terra non ha il tempo di assorbire le acque piovane. Ne vengono fuori solo allagamenti e danni. Al nord invece il deficit idrico dei fiumi e laghi si è in piccola parte ripreso ma è ancora lontana la normalità. Insomma, l’estate non è ovviamente finita ma lascerà un brutto segno nella storia per gli eventi violenti e per le temperature che in certi casi erano di gran lunga oltre la media del periodo. Il cambiamento climatico c’è e vale per ogni stagione dell’anno. Gli addetti ai lavori continuano a confrontarsi con tante belle chiacchiere ma di fatto, non è stato deciso ed attuato alcun piano di recupero.

16 Settembre 2022. la giornata odierna apre un nuovo scenario meteo nel senso che, sono arrivate le prime piogge intense ed, in un caso, alluvionali come accaduto in alcune zone delle Marche dove sono stati registrati accumuli pluviometrici che hanno superato i 400mm in sei/ dodici ore. Inutile dire quali sono state le conseguenze: allagamenti, straripamento dei fiumi, tanti danni materiali ma, cosa peggiore, i dieci morti e tre dispersi. Tecnicamente hanno spiegato che, questo evento, è stato autorigenerante a causa del forte tasso di umidità proveniente dal mare e le correnti calde del suolo fermate dall’orografia della zona. Ciò non ha permesso il deflusso delle nubi che , bloccate, hanno scaricato una quantità di pioggia che , di solito, cade in sei mesi. Oltre alle vittime, ci sono danni al momento incalcolabili. Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge della notte, ha anche rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini sono all’opera per svuotare cantine e negozi allagati.Anche in Campania, in provincia di Benevento (Faicchio), si sono registrati accumuli anche superiori ai 100mm ma con conseguenze ben minori rispetto alle città e paesi alluvionati nelle Marche. sono eventi , purtroppo, non prevedibili con precisione anche se, era stata emanata l’allerta meteo dalla PCI. Nei prossimi giorni è attesa l’irruzione di aria fredda dal nord Europa che innescherà ulteriori temporali, anche grandigeni, vento forte ed un tanto desiderato calo termico che porrà fine, almeno per alcuni giorni, al caldo opprimente che martella l’intera nazione da diversi mesi e non solo.

3 Ottobre 2022. Il mese di Settembre appena trascorso, ha dato una buon apporto di piogge come accadeva ai tempi in cui, questo tipo di fenomeni e perturbazioni atlantiche, erano spesso presenti e capaci di ridurre il deficit idrico tipico delle stagioni estive. In data odierna, è arrivata una certa stabilità atmosferica con annesso rialzo termico in particolare nelle ore diurne ma anche un forte tasso di umidità che ha dato una percezione del caldo più intensa. Nei prossimi giorni ci saranno delle correnti orientali che dovrebbero spazzare via l’afa e dare un clima più gradevole. La classica “ottobrata” ha avuto inizio ma, dalle proiezioni a breve termine, parlano di un nuovo peggioramento con piogge e temporali. I fenomeni però che si sono susseguiti nel corso del mese trascorso, hanno però creato non pochi danni in varie regioni italiane con alluvioni lampo, e trombe d’aria molto vicine a tornadi subtropicali. Oramai assistiamo solo a fenomeni spesso sempre più estremi e disastrosi.

5 Novembre 2022. Dopo la lunga fase di stabilità, bel tempo ma temperature al di sopra della media stagionale e tassi di umidità, alle volte insostenibili (anche al 98%), l’alta pressione ha ceduto spazio ad una robusta perturbazione atlantica che ha apportato piogge, temporali e discreto calo termico in tutto lo stivale. Per quanto riguarda la Campania, nei giorni 4 e 5 Novembre, si sono susseguiti temporali anche intensi con notevoli accumuli pluviometrici in particolare nelle zone vesuviane ed isole. Per le zone vesuviane, in particolare a Torre del Greco, gli apporti sono stati anche superiori ai 100mm con allagamenti e danni. Nella città di Napoli invece, soliti scenari con allagamenti nelle zone pianeggianti (Poggioreale, ferrovia ecc) e strade trasformate in fiumi. Non ci sono stati particolari danni ma normale amministrazione mentre, nella zona orientale della città (Ponticelli), un fulmine ha centrato una serra che è andata velocemente in fiamme anche a causa delle sterpaglie oramai rinsecchite dalla lunga fase siccitosa. Il tempestivo intervento della squadra 18/B del distaccamento “Orientale” dei VV.FF, ha prontamente domato il rogo aiutati anche dalla copiosa pioggia che in quel momento imperversava in zona. Nella giornata successiva (5/11), solo pioggia fine per diverse ore della giornata fino a sera quasi tarda. Purtroppo questa fase di maltempo, traslerà verso est lasciando le nostre zone con annesso bel tempo ma con temperature che dovrebbero mantenersi in linea col periodo anche se, su alcuni siti, dicono che ci sarà di nuovo l’estate di San Martino. In questi due giorni, presso la zona che osservo a Napoli città, la mia centralina ha totalizzato circa 70mm in questi due giorni di maltempo. Staremop a vedere nelle prossime settimane l’evoluzione del tempo. Sulle vette più alte delle Alpi e del Gran Sasso, è ricomparsa la neve per la prima volta in stagione. Per adesso è tutto. Al prossimo aggiornamento.

22 Novembre 2022. Finalmente oggi si è conccretizzata la prima vera giornata dal sapore autunnale/invernale. Il forte maltempo, ha caratterizzato tutta la giornata con vento forte prima dai quadranti sud orientali per ruotare poi da ponente aumentando di molto la sua forza. Questa forte perturbazione, però veloce, è iniziata con i primi rovesci o piogge diffuse che, in alcune zona della Campania, tra cui Avellino, ha scaricato più di 100mm di pioggia. Nello specifico, guardando i dati presi dall’autorevole sito campanialive.it, si parte col dato più basso di 114 mm a Montevergine e, via via si sale con i 135 di Monteforte Irpino, 157,5 di Bagnoli Iripino e ben 183,5 mm sempre ad Ariano Irpino presso la località Fenestrelle. Al momento non ho letto di danni da queste forti precipitazioni, ma immagino che qualcosa sarà comunque accaduto senza contare il vento. Anche Benevento ha i suoi accumuli consistenti, seppur minori ma sempre di rilievo con i 102 mm di San Bartolomeo in Galdo per arrivare ai 125 di Campoli del Monte Taburno. Caserta invece, con Baia e Latina, ha totalizzato 110mm mentre la mia stazione meteo di Baia Domizia, sempre alle 21,15 ha totalizzato 46,5mm. Tutti i dati sono stati presi alle 21,15 come già detto e non è escluso che possano ancora variare. Salerno invece si piazza al secondo posto con 171 mm di Corbara ma, sono diverse le località prese di mira dalle piogge torrenziali che hanno superato di molto i 100mm. Sapri, presa di mira pesantemente da due perturbazioni precedenti, si piazza a metà classifica riguardo alla provincia di Salerno con 56 mm. Per il vento invece, altra variante di questa ondata di maltempo, pone in cima alla classifica il lungomare di Bagnoli (NA) con raffiche di quasi 118 km/h. Poco meno sulla postazione dell’Eremo dei Camaldoli, Rione Alto, Capodimonte, zona portuale di Napoli. Ma anche le isole e la provincia, nello specifico Frattamaggiore, dove la raffica più forte è stata di 104 km/h. Poi via via tutte al di sotto dei 100 km/h ma sempre molto forti. Nelle zone dell’Avellinese invece sul Monte Partenio, il vento si è spinto oltre i 140 km/h seguito da Monteforte Irpino con circa 130 km/h. Sul Taburno invece il vento ha superato di poco i 100 km/h. Caserta invece è risultata più protetta dal vento con il record del giorno rilevato a Caiazzo con circa 80 km/h e, poco meno, il lungomare di Mondragone. Salerno invece, a Roccadaspide, la raffica più forte è arrivata a 123 km/h. Per il mare invece le onde sono andate anche oltre i 6 metri di altezza con annessi allagamenti sui vari lungomare di Napoli e provincia ed anche a Salerno e provincia dove i danni, purtroppo, non sono mancati coinvolgendo le strade ed esercizi nelle immediate vicinanze delle scogliere che in parte hanno mitigato la forza del mare. Leggendo in rete anche nel Lazio ci sono state precipitazioni abbondanti, vento forte e mare grosso che, in alcuni casi, hanno spazzato via interi stabilimenti balneari ed imbarcazioni. La tendenza sarà sulla decisa attenuazione dei fenomeni a partire dalla notte con attenuazione dei venti e delle piogge visto che il vortice depressionario si sposterà verso levante. I rovesci che invece si sono abbattuti nel tardo pomeriggio sera, in alcuni casi grandigeni, hanno poi fatto calare le temperature portandole verso valori invernali. 10 gradi a Napoli città presso la mia zona di osservazione. Anche la neve ha iniziato a scendere da nord a sud ed, in certi casi, anche ad altitudini inferiori ai 1000 metri. In Abruzzo, dove vigeva l’allerta rossa, vento e, soprattutto piogge torrenziali, hanno allagato diverse zone tra cui quelle che seguo sempre, ovvero Pescasseroli che ha totalizzato 142 mm e 161 Villetta Barrea dove il Sangro, almeno nel pomeriggio, era al limite massimo della sua portata prima che si presentassero esondazioni mentre, a Pescasseroli Vallechiara, il fiume è esondato allagando le zone pianeggianti nei paraggi ma senza danni essendo in piena campagna. Neve anche sulle vette nei dintorni delle zone citate tra cui monte Vitelle ed il Marsicano. Dopo una tregua dei prossimi giorni è prevista una nuova perturbazione che scaricherà ancora grossi quantitativi di piogge sulla nostra regione. Pertanto il weekend sarà piovoso e con un altro netto calo delle temperature.

26 Novembre 2022. la seconda ondata di maltempo pervista è arrivata puntuale sia in Campania così come in tutta l’Italia. nella nostra regione, purtroppo, gli eventi sono stati molto violenti e disastrosi in particolare sull’isola di Ischia nel comune di Casamicciola che è stato investito da una valanga di fango e detriti che hanno spazzato via tutto ciò che ha incontrato lungo la sua folle corsa partita dal monte Epomeo per poi riversare tutto in mare. Abitazioni ed attività commerciali devastate dalla furia delle acque tumultuose arrivate a folle velocità fino a valle a causa del grande dislivello della zona. Purtroppo la P.V. ha registrato un morto accertato ed 11 dispersi. Sono in atto le ricerche che proseguiranno per tutta la notte fino a quando non avranno ritrovato i corpi delle persone disperse. A mare sono finite auto, suppellettili e chissà se anche i corpi dei dispersi. Il mare si è tinto di marrone per diversi metri verso il largo a causa del fango. la centralina meteo di monte Epomeo ha registrato più di 135 mm. In serata, la pioggia incessante iniziata già dalla notte, si è poi arrestata giacchè, la forte perturbazione, si è poi spostata verso levante. Anche l’isola di Capri è stata investita da oltre 230mm di pioggia ma, al momento non risultano criticità. Si è poi sollevato un forte vento di tramontana che ha fatto calare sensibilmente le temperature portandole poi, a valori invernali. Di seguito i dati registrati dalla rete meteo di Campanialive alle ore 16 circa.

6 Dicembre 2022. Purtroppo l’ondata di maltempo che ha investito l’isola di Ischia, ha chiuso il bilancio dei morti a 12 incluso un bimbo di 21 giorni e tanti giovani. Solito balletto di responsabilità sull’accaduto che ha un solo comune denominatore, ovvero i morti. Ora, a prescindere dal fatto che le costruzioni sono state realizzate dove non dovevano esserci e si dà la colpa al cambiamento climatico. Purtroppo, esperti del meteo hanno già emesso il loro pensiero sullo studio del problema ed hanno escluso questa ipotesi. Il dito è puntato sull’abusivismo scellerato ben conosciuto e documentato anche in programmi televisivi noti ma anche sulla mancata manutenzione e cura del fragile territorio devastato anche da incendi ed incuria generale. I sindaci di Forio e Casamicciola hanno anche affermato che, lo Stato, aveva stanziato dei soldi per questo scopo ma che non sono mai stati spesi. Ora, sono già partiti 10 milioni di euro per il rispristino, parziale del disastro ma ne occorreranno chissà quanti altri e chissà quando arriveranno se arriveranno. Insomma, l’Italia ha un territorio molto fragile e soggetto a questo tipo di disastri ma, ad oggi, nessuno ha fatto nulla. Forse perchè occorreranno svariati miliardi di euro che , probabilmente, lo Stato non ha o non vuole stanziare. Intanto, ad ogni perturbazione intensa, si fa la conta dei danni e, purtroppo, dei morti. Però, il nuovo governo pensa al ponte sullo Stretto di Messina. Ad ognuno il suo pensiero in merito. Anche la Calabria e la Sicilia nei giorni scorsi, hanno fatto i conti con piogge torrenziali e con tutto ciò che ne consegue. Anche la Toscana, ad oggi, sta subendo la stessa sorte. Alla fine di questa settimana è prevista una nuova ondata di maltempo con piogge abbondanti e neve in concomitanza anche col ponte dell’Immacolata 2022. Speriamo bene!

21 Dicembre 2022. Terminata da alcuni giorni la lunga fase piovosa e di maltempo ora, siamo entrati in una lunga fase di alta pressione che garantirà temperature miti fuori norma e tempo piuttosto stabile ad eccezione del passaggio di nubi ma senza fenomeni quantomeno sino alla vigilia del Santo Natale. Oggi invece, è ufficilamente il giorno più corto dell’anno, con la stagione invernale astronomica che inizierà ufficialmente dalle 21:48. di seguito un’immagine esplicativa.